E' stato dato ampio risalto mediatico alla notizia dell'accoglimento del primo ricorso vinto da una docente pugliese contro l'algoritmo ministeriale che ne aveva decretato il trasferimento in Friuli Venezia Giulia. Un fulmine a ciel sereno per il Miur e, in generale, per il governo Renzi che, nelle ultime settimane, ha continuato a ripetere a iosa che 'non si possono spostare gli studenti da Nord a Sud e che gli insegnanti che vivono nelle regioni meridionali sono in netta maggioranza'.

Lo stesso Presidente del Consiglio, l'altro giorno ad 'Unomattina', lo aveva sottolineato.

Last famous words, le ultime parole famose. Detto, fatto. E' arrivata la prima sentenza che se ne infischia dell'algoritmo Miur e fa tornare a casa gli insegnanti. Ed ora possiamo solo immaginare il putiferio che si scatenerà dopo questa sentenza.

Ultime news scuola, sabato 17 settembre 2016: vinto primo ricorso contro i trasferimenti

Il Tribunale di Trani ha, infatti, condannato l'USR della Puglia (ma di riflesso e soprattutto il Miur...) a trovare un posto alla docente, ad assegnarle un posto in una delle sedi disponibili all'interno degli ambiti territoriali indicati nella domanda come preferenza.

Tra l'altro, l'avvocato della docente, Graziangela Berloco ha rimarcato il punto fondamentale che ha portato il Tribunale pugliese all'accoglimento del ricorso, ovvero il riconoscimento del principio inderogabile riguardante lo scorrimento della graduatoria, principio basato sul punteggio che viene attribuito a ciascun insegnante nella fase dei trasferimenti.

Le operazioni riguardanti il piano di mobilità presentano natura concorsuale e, pertanto, devono tenere in considerazione fattori determinanti come i titoli di servizio, l'anzianità e le situazioni familiari di ciascun soggetto, fattori che, in pratica, determinano un punteggio specifico.

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Peccato che l'algoritmo del Miur non abbia 'ragionato' così, peccato che il Miur e lo stesso Presidente del Consiglio non abbiano ascoltato le proteste dei docenti che hanno continuato a ripetere a iosa questo stesso principio che ha portato all'accoglimento del primo ricorso contro le 'deportazioni' degli insegnanti.Ora, con curiosità, attendiamo la risposta del ministro Giannini, così come quella del sottosegretario Faraone e, perchè no, anche quella del premier Renzi.