Quattordicesima per le Pensioni minime, flessibilità in uscita e cumulo gratuito dei contributi; sono questi gli obiettivi prefissati del Governo Renzi che andrebbero inseriti nella nuova Legge di Bilancio che con molta probabilità entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2017.

Damiano: 'bisogna migliorere la proposta del Governo'

Nonostante l'anticipo pensionistico abbia suscitato non poche polemiche tra i sindacati, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano sembra essere d'accordo sulle misure ipotizzate e avrebbe dato il via libera anche se, a suo parere ci sarebbe ancora qualcosa da migliorare.

"Una buona soluzione al capitolo previdenza nella prossima legge di Bilancio non potrà dimenticare l'esigenza di trovare soluzioni efficaci per gli esodati e per i lavoratori precoci", ha affermato Damiano a margine degli ultimi incontri atti a discutere tutti i provvedimenti da inserire nella nuova manovra.

Intervenire anche sui precoci e gli esodati

L'ex ministro del Lavoro, infatti, continua a premere l'esecutivo sugli interventi a favore degli esodati al fine di trovare un accordo politico sull'approvazione dell'ottava misura di salvaguardia che dovrebbe tutelare altri 32 mila lavoratori. Da chiarire anche il nodo sui lavoratori precoci che, nonostante abbiano una lunga carriera contributiva alle spalle non hanno avuto la possibilità di accedere al pensionamento.

L'estensione della quattordicesima dovrebbe riguardare circa 6,5 milioni di pensionati con un assegno pari a 1.000 euro mensili, ovvero 4 pensionati su 10 dei quali il 64 % sono donne. Anche l'Ape potrebbe essere un'ottima idea al fine di anticipare di un massimo di tre anni l'età pensionabile rispetto ai 66 anni e 7 mesi previsti dalla normativa vigente.

Un provvedimento che dovrebbe concentrarsi maggiormente sulle categorie più deboli quali i disoccupati, i precoci e i lavoratori che svolgono mansioni usuranti. "Per quanto riguarda la previdenza il calcolo che abbiamo fatto è che siano necessarie risorse fresche per almeno 2 miliardi per attuare alcuni interventi fondamentali", ha precisato Damiano consapevole che, i temi dei lavoratori precoci e degli esodati per i quali è già stato depositato il ddl, non possono passare più inosservati.