Mentre nella Scuola aumentano i ragazzi disabili (passati da 65.615 del 2001 a 124.572 nel 2016), i docenti di sostegno sembrano essere spariti. Ma la realtà italiana è ben diversa. Gli insegnanti specializzati ci sono, ma a causa del blocco delle graduatorie non possono essere trasferiti da Sud a Nord. Di conseguenza, al Nord le scuole sono disperate e costrette a spostare docenti senza titolo sulle cattedre di sostegno. Sebbene il nostro Paese sia considerato in Europa uno dei migliori per qualità e quantità del sostegno, in verità le famiglie con figli disabili si ritrovano spesso abbandonate.

Da dove nasce il problema? Dal precariato, che con la Buona Scuola avrebbe dovuto essere eliminato.

Sostegno a scuola: la beffa

Le cattedre di sostegno a scuola sono scoperte, denuncia Il Fatto quotidiano, perché mancano docenti di ruolo col titolo di specializzazione. Ma vi sono tantissimi precari qualificati che potrebbero coprire i posti in supplenza, solo che si ritrovano nelle graduatorie sbagliate e non possono essere chiamati a fare supplenza. Chi ci guadagna da questa situazione paradossale? Solo lo Stato, che ogni anno risparmi il denaro che dovrebbe spendere per mantenere docenti di ruolo, piuttosto che precari. A perderci sono tutti gli altri: i docenti specializzati che sono a casa senza lavoro, i docenti senza titolo che devono coprire posti per cui non sono qualificati, gli studenti che non possono avere il sostegno che gli spetta e le loro famiglie.

È anche vero che all'ultimo concorso a cattedra, in molte regioni non vi erano nemmeno candidati per il sostegno,a ma comunque la percentuale dei docenti precari di sostegno resta del 37% del totale. Il nuovo TFA potrebbe sbloccare la situazione, almeno in parte, ma al momento il bando non vede ancora la luce (con quasi un anno di ritardo rispetto alle promesse del Miur).

Anche con la Legge di stabilità non si è pensato di risolvere il problema. Infatti al sostegno sono stati riservati solo 5mila posti dei 28mila previsti.

Resta aggiornato sulle notizie dalla scuola, cliccando il tasto Segui.