Chi potrà andare in pensione anticipata con l'Ape di Renzi a partire dal 1° maggio 2017? E' questa la domanda che molti contribuenti si fanno in virtù dei nuovi parametri della flessibilità in uscita che saranno approvati, definitivamente, entro la fine dell'anno. Chi è nato nel 1953 è in prima fila per la pensione anticipata con il prestito pensionistico, data la penalizzazione subita a causa della riforma delle Pensioni del ministro Fornero nel 2011. Tale forma dipensione anticipata volontaria, ovvero con rimborso futuro del prestito ottenuto per la copertura degli anni di anticipo, sarà affiancata dalla misura social, prevista per i contribuenti precoci in uscita con quota 41,per i disoccupati (con non meno di 30 anni di contributi) e per chi è disabile o assista disabili (servono, però, almeno 36 anni di versamenti).

Pensioni anticipate Ape Renzi: differente uscita volontaria, sociale e precoci con quota 41

Mentre per la versione social della pensione anticipata sono stati anticipati i numeri dal sottosegretario Tommaso Nannicini (35 mila potrebbero essere i pensionati precoci e 25 mila con la pensione anticipata per disoccupati e disabili), fare una previsione di chi, avendone i requisiti, uscirà con l'anticipo pensionistico volontario vedendosi ridurre la pensionerisulterebbe del tutto irrealistico. Senza dubbio, la platea dei possibili beneficiari partirà dai classe 1953, ovvero da coloro che durante il 2016 hannno compiuto o compiranno i 63 anni di età, il requisito minimo per accedere all'anticipo pensionistico.

In più, beneficeranno della pensione anticipata con prestito chi ha la data di nascita ricadente nel gennaio, febbraio, marzo o apriledel 1954.Al di sopra di questo limite, ovvero per i contribuenti che abbiano un'età superiore, non dovrebbe esserci molta richiesta dato che la maggior parte di essi hanno già provveduto all'uscita da lavoro sfruttando i vari meccanismi pensionistici vigenti nel passato.

Pensione anticipata con attuale normativa: chi può uscire nel 2016?

In ogni modo, le donne che abbiano la data di nascita entro il termine del 1952 potranno andare in pensione entro la fine del 2016 all'età di 64 anni e con venti di contributi. Per gli uomini del 1952 impiegati nel settore privato, invece, vige la stessa possibilità, ma gli anni di contribuzione dovranno essere almeno trentacinque e immagazzinati entro il termine del 2012.