Dalle agenzie di stampa arrivano i primi dati tecnici in merito all'impostazione del nuovo meccanismo di anticipo pensionistico, conosciuto come APE. Sulla base di quanto emerso, la sperimentazione che partirà dall'inizio del mese di maggio del prossimo anno e che si concluderà al termine del 2018 prevede al proprio interno un meccanismo di salvaguardia che consentirà l'accesso alla pensione solo a coloro che percepiranno un reddito utile almeno alla propria sussistenza. Come vi avevamo già anticipato negli scorsi articoli, il limite sembra essere fissato a circa 1,4 volte l'assegno minimo.

Tradotto in cifre, l'importo dovrebbe attestarsi attornoalle 700 € al mese. Nessuna novità invece sul fronte del costo che dovrà sostenere chi deciderà di uscire dal lavoro con una scelta volontaria. Per il momento restano in essere le ipotesi in arrivo dal Governo nelle scorse settimane, con una soglia fissata attorno al 4,5% e comunque inferiore al 5% l'anno, mentre sarà anchepossibile scaricare il 50% degli interessi dalla dichiarazione dei redditi portandoli in detrazione. Questo per quanto concerne le soglie reddituali: vediamo ora quali sono le ultime ipotesi in merito alla contribuzione ed alle finestre di accesso.

Anticipo pensionistico e LdB 2017: le ipotesi sulle soglie anagrafiche, di contribuzione e di accesso

Stante la situazione appena descritta, passiamo quindi all'esame deirequisiti anagrafici: potranno accedere all'anticipo pensionistico (APE) tutti i lavoratori che nel corso della sperimentazione avranno maturato gli ormai noti 63 anni di età e che al contempo avranno acquisitoanche i requisiti minimi di contribuzione.

Quest'ultimi saranno diversificati a seconda del tipo di uscita, con i 30 anni di versamenti per l'APE social che si trasformano in 36 anni per chi ha svolto lavori gravosi. Saranno invece 20 gli anni da maturare per coloro che decideranno di approfittare dell'anticipo pensionistico volontario, stante che in talcaso si dovranno sostenere interamente gli interessi per il prestito ed i costi relativi all'assicurazione sulla vita.

APE e Manovra 2017, il periodo minimo e massimo di anticipo

Da notare poi che oltre al periodo massimo di anticipo (della durata di 3 anni e 7 mesi, ovvero fino all'ingresso nella pensione di vecchiaia), vi sarà anche un periodo minimo di sei mesi sotto al quale non sarà possibile fruire della misura di prepensionamento. Mentre per l'APE aziendale il costo potrà essere sostenuto dal datore di lavoro (avendo facoltà di fruire dei benefici fiscali). Quest'ultimo avrà la possibilitàdi incrementare i contributi individuali depositati presso l'Inps fino alla maturazione dei requisiti di accessoalla quiescenza. Da notare infine che l'intera misura sarà condizionata alla creazione di un apposito fondo, pertanto le domande verranno probabilmente assolte in ordine di protocollo, stante il rinvio all'anno successivo delle pratichein eccesso qualora i fondi dovessero esaurirsi.

Motivo per il quale sarà importante inoltrare la propria richiesta all'Inpsin tempo utile.

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