Per avviare la trattativa per il rinnovo dei contratti nella Pubblica Amministrazione e la riforma dei quattro nuovi comparti saranno necessari gli atti di indirizzo che il ministro Marianna Madia dovrà trasmettere all'Aran. Alcune delle questioni fondamentali per lo sblocco dei contratti degli statali sono state già affrontate nell'accordo raggiunto due mesi fa con i sindacati: l'aggiramento della riforma Brunetta per ristabilire la supremazia delle negoziazioni sindacali e la non percorribilità del meccanismo delle fasce di merito per i premi degli statali.
In più, dal punto di vista dei ritocchi degli stipendi, Governo e sindacati hanno stabilito di arrivare a 85 euro in più in busta paga al mese, ma solo a partire dal 2018.
Contratto statali, ecco gli aumenti di stipendio prospettati per il 2017 e 2018
Infatti, per arrivare agli aumenti prospettati sugli stipendi degli statali c'è da superare lo scoglio delle coperture finanziarie. Per l'anno in corso, il 2017, la legge di Bilancio ha stanziato circa un miliardo e mezzo. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore di oggi, 28 gennaio, basteranno a pagare aumenti di stipendi nella Pubblica amministrazione tra i 35 e i 40 euro al mese, peraltro da considerare lordi. Infatti, dal miliardo e mezzo dovranno essere sottratte le quote per il pagamento del bonus di 80 euro alle forze di sicurezza e il riordino degli scatti di carriera, ma anche le nuove assunzioni nella stessa Pubblica amministrazione.
Gli aumenti pieni, cioè di 85 euro, dovrebbero arrivare solo nel 2018, ma il Governo dovrà stanziare ulteriori somme al miliardo e 900 milioni di euro già messo da parte per l'anno prossimo.
Rinnovo contratti statali 2017: questione premi, bonus, produttività e merito
Sugli aumenti di stipendio degli statali legati al rinnovo contrattuale per il 2018 molto di più si saprà in sede di presentazione del Documento di economia e finanza di aprile.
Ma i margini per lo stanziamento di ulteriori fondi sono molto limitati: infatti, oltre alla ventilata procedura di infrazione sui conti pubblici italiani di Bruxelles di questi giorni con tagli per 3,4 miliardi di euro sull'attuale legge di Bilancio, il Governo Gentiloni dovrà trovare 19,6 miliardi per evitare l'aumento dell'Iva.
Infine, c'è da considerare la questione dei bonus e delle premialità degli statali. Con il superamento delle tre fasce di reddito previste dalla riforma Brunetta, Governo e sindacati si sono impegnati, nell'accordo del 30 novembre scorso, a riprendere la negoziazione sui premi, ma anche sulle malattie, sui permessi e sui congedi, individuando parametri che possano dare una misura dell'efficacia delle prestazioni degli statali. La produttività e i bonus di merito, in altre parole, saranno legati agli incrementi dei tassi medi di presenza sul posto di lavoro, come peraltro è riportato nell'accordo. Infine, una parte dei premi degli statali sarà assicurata con forme di welfare e di previdenza complementare che andranno ad incentivare le prestazioni dei dipendenti della Pubblica amministrazione.