Novità sulle trattative per il rinnovo dei contratti per garantire gli aumenti di stipendio degli statali: il Governo Gentiloni è alla ricerca dei fondi per garantire gli incrementi di 85 euro mensili promessi dal precedente Governo Renzi in sede di firma dell'accordo con i sindacati di fine novembre. Ma a questi aumenti si arriverà non prima del 2018: anzi, secondo quanto informa Il Messaggero, i dipendenti della Pubblica Amministrazione hanno corso il rischio, per il momento rientrato, di vedersi spalmare gli aumenti dei propri stipendi con un anno di ritardo, addirittura fino 2019, data la difficoltà di far quadrare i conti del bilancio statale.

Ciò avrebbe implicato che gli aumenti pieni, di 85 euro, sarebbero scattati solo in concomitanza con l'ultimo anno, ovvero a partire dal 2019. Invece, l'accordo Governo-sindacati prevede che il contratto sia rinnovato per il solo triennio 2016/2018, procedendo, poi, ad una nuova fase di contrattazione.

Contratti statali 2017: quali saranno gli aumenti di stipendio?

La trattativa tra i sindacati e il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia è, in ogni modo, solo agli inizi. Le parti torneranno ad incontrarsi la prossima settimana, con tutta probabilità l'8 febbraio, per procedere nella contrattazione dei nodi da sciogliere per rinnovare i contratti degli statali e per la riforma della Pubblica amministrazione.

Entrambe le parti sono concordi nel cercare di arrivare ad un accordo che possa valere per tutto il triennio 2016-2018: a tal proposito, è importante ricordare che per far fronte agli aumenti di stipendi degli statali, il Governo Renzi aveva messo sul tavolo 5 miliardi di euro, ma solo 3,3 troverebbero, ad oggi, la copertura finanziaria.

Rinnovo contratto statali: ecco gli aumenti di stipendi del 2016, 2017 e 2018

Se non dovessero esserci ulteriori novità, quindi, l'aumento degli stipendi degli statali connesso ai rinnovi dei contratti sarà pieno dal 2018. Ovvero, solo dal prossimo anno ci saranno 85 euro mensili lordi in più nelle buste paga. Il quotidiano romano anticipa, poi, anche quelli che saranno gli aumenti per l'anno in corso, il 2017: con le risorse disponibili non si andrà oltre ai 35-40 euro mensili lordi, mentre per il 2016 è prevista una quota di arretrati che non supererà i 10 euro mensili, sempre lordi.