Emergono novità sulla riforma della Pubblica Amministrazione e sul rinnovo dei contratti degli statali, in particolare per quello del comparto della Scuola. Infatti è stato fissato per mercoledì 14 giugno 2017 l'incontro preliminare tra il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli e i sindacati per parlare del rinnovo dei contratti dei docenti e degli Ata (e, in generale, dell'intero comparto della conoscenza), in attesa che arrivi l'atto di indirizzo del ministro per la Funzione pubblica, Marianna Madia. L'obiettivo è quello di fare un quadro di riferimento sul nuovo contratto in tempi rapidi: infatti, scrive Italia Oggi, Fedeli pensa di chiudere la partita delle trattative con i sindacati prima che le Camere possano essere sciolte in vista delle elezioni politiche, motivo per il quale il quotidiano economico parla di "corsa pre-elettorale".

Riforma Pa 2017 e contratti statali: quando il rinnovo dei docenti e Ata della scuola?

L'atto di indirizzo del ministro Madia, all'interno del quale saranno contenute le nuove regole della riforma della Pubblica amministrazione appena approvata, dovrebbe arrivare entro la fine di giugno. Il documento è propedeutico affinché all'Aran possano essere portate avanti le negoziazioni per il rinnovo dei contratti statali di tutti e quattro i comparti del pubblico impiego. Per arrivare alla scadenza di fine mese, il Governo Gentiloni non dovrebbe avere problemi all'approvazione definitiva dell'atto di indirizzo nelle prossime settimane. Far partire le trattative metterebbe al riparo il rinnovo dei contratti statali da scenari politici imprevedibili: qualunque sia il Governo del prossimo autunno, nella legge di Bilancio 2018 si dovranno reperire le risorse necessarie per l'aumento degli stipendi degli statali.

Infatti, dall'accordo tra la Madia e i sindacati firmato più di sei mesi fa, le risorse che si renderanno necessarie per arrivare a coprire interamente gli 85 euro lordi degli stipendi degli statali saranno nell'ordine di 1,2 miliardi di euro. Ma tali aumenti di buste paga saranno pieni solo a partire dal 2018, ovvero quando si avranno le necessarie coperture finanziarie.

Sugli aumenti dei due precedenti anni (10 euro mensili per il 2016, quasi 40 per il 2017), Italia Oggi informa che non dovrebbero esserci ostacoli da parte dei sindacati firmatari dell'accordo.

Novità bonus docenti scuola 2017: criteri di merito decisi nel rinnovo contratti statali?

Sul tavolo delle trattative per il rinnovo dei contratti statali 2017, in particolare della scuola, potrebbero finirci anche i fondi destinati al bonus dei docenti.

Nell'anno scolastico 2015/2016 le risorse furono di duecento milioni di euro e suddivisi tra i docenti, secondo quanto prevedeva il decreto dell'aprile 2016, sulla base dei criteri individuati dai presidi e dai comitati di valutazione. Del bonus dei docenti per l'anno scolastico che sta per terminare, invece, si sono perse le tracce: congelato dal rinnovo dei contratti statali, infatti, sarebbe oggetto di revisione, insieme ad altri punti, di alcune innovazioni che furono introdotte con la riforma Buona scuola di Renzi. In altre parole, i sindacati richiederebbero diversi metodi di valutazione degli insegnanti anche per l'assegnazione del bonus di merito. La prima novità potrebbe essere la sottrazione del bonus di merito alle misure di legge per farlo rientrare nella contrattazione sindacale.

A disposizione ci sarebbero nuovamente 200 milioni di euro, più eventuali altre risorse recuperate dalle economie di bilancio all'interno al ministero guidato dalla Fedeli. Proprio il nuovo ministro dell'Istruzione avrebbe chiesto un report dettagliato basato su parametri di tipo qualitativo sul come fu utilizzato il bonus della Buona scuola. E' probabile, dunque, che possa farsi strada l'ipotesi di ridiscutere i criteri di valutazione del merito al fine di delineare l'assegnazione del bonus già durante la negoziazione per il rinnovo dei contratti della scuola. Si tratterebbe, pertanto, di un dietrofront rispetto alla valutazione quasi del tutto discrezionale decisa dai singoli presidi delle scuole.