Si torna a parlare del rinnovo dei contratti dei lavoratori statali dopo la riforma della Pubblica Amministrazione 2017 del ministro Madia. Con l'apertura delle trattative all'Aran con i sindacati (sarà necessario l'atto di indirizzo del ministro della Funzione pubblica), le negoziazioni dovranno determinare gli aumenti degli stipendi degli statali e del personale della Scuola in vista del massimo incremento previsto per il 2018, ovvero degli 83 euro medi lordi, al mese. Sulla trattativa ha fatto il punto della situazione Marcello Pacifico, presidente dell'Anief: innanzitutto degli 83 euro lordi, nelle buste paga degli statali dovrebbero entrare di netto circa 56 euro.

Se siano pochi o sufficienti, dovranno essere i docenti ed il personale della scuola ad esprimere un giudizio, dato che lo stipendio medio si attesta sui 1.500 euro.

Rinnovo contratti statali e scuola 2017: di quanto aumenteranno gli stipendi fino al 2018?

In ogni modo, secondo il Presidente dell'Anief, il rinnovo dei contratti degli statali dovrà assicurare ai dipendenti pubblici il rispetto dei propri diritti. Pacifico fa riferimento, in particolare, all'indennità di vacanza contrattuale alla quale hanno diritto i dipendenti statali nel caso in cui non si proceda con il rinnovo dei contratti. La legge fissa l'indennità di vacanza contrattuale al 50 per cento del costo dell'inflazione. Se si dovesse calcolare la crescita dell'inflazione dal 2008, anno del blocco dei contratti statali, al settembre del 2015, ovvero alla pubblicazione della sentenza della Corte costituzionale di incostituzionalità del blocco dei contratti, la crescita dei prezzi è stata del 14 per cento.

Pertanto, i dipendenti statali, al rinnovo dei contratti, dovrebbero percepire il 7 per cento di aumento degli stipendi dovuti alla vacanza contrattuale, calcolati dal settembre del 2015. Sullo stipendio netto della scuola, l'aumento sarebbe quantificabile in 105 euro netti mensili.

Ultime notizie rinnovi contratti statali: quali aumenti per la scuola nel 2017?

Alla firma dei nuovi contratti statali 2017, come spiegato da Pacifico, si dovrà recuperare l'altra parte dell'aumento del costo dell'inflazione, ovvero gli altri 105 euro netti al mese. La cifra degli aumenti degli stipendi, pertanto, dovrebbe raddoppiare fino a 210 euro netti che, di lordo in busta paga, corrisponderebbero a 320 euro.

Dunque, gli aumenti di 83 euro lordi sono ben poca cosa rispetto a quanto calcolato da Pacifici: se il rinnovo dei contratti degli statali dovesse essere firmato con gli aumenti di 83 euro mensili, i dipendenti statali incasserebbero quattro volte in meno rispetto a quanto previsto dall'articolo 36 della Costituzione. Da questo punto di vista, pertanto, l'Anief ha preso le distanze rispetto agli altri sindacati che hanno firmato l'accordo del 30 novembre 2016 con il ministro Madia. Secondo Pacifico è importante che i sindacati, uniti, si battano per il rispetto di quanto previsto dalla legge e per il rimborso dell'indennità di vacanza contrattuale che parta da settembre 2015.