Le ultime novità sulle Pensioni anticipate ad oggi 18 luglio 2017 riguardano in particolare l'APE, sia nella sua versione tutelata (conosciuta anche con l'accezione "social") che volontaria. Nel primo caso, il dibattito si concentra sulla possibilità di ampliare la platea dei potenziali destinatari, dopo l'importante riscontro rilevato dall'Istituto di previdenza e reso noto attraverso la sua ultima comunicazione alla stampa (essendo state superate le 60mila domande). Nel secondo caso, arrivano invece degli importanti aggiornamenti dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha stimato l'entrata in esercizio del provvedimento verso la fine dell'estate.

Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento sulle pensioni pubbliche.

Pensioni anticipate, APE sociale e Quota 41: serve ampliare il numero dei potenziali destinatari

Nonostante un clima iniziale connotato da dubbi e perplessità, l'APE sociale e la Quota 41 destinata ai lavoratori precoci hanno ottenuto un elevato riscontro nella platea dei potenziali aderenti. Come appena accennato, l'Inps ha infatti registrato in breve tempo oltre 60mila domande, un numero già molto elevato e che non tiene conte del fatto che molti lavoratori potrebbero ancora proseguire nell'inoltro delle proprie domande di certificazione e pensionamento. Sulla vicenda è quindi intervenuto nelle scorse ore il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, chiedendo di aprire ad una possibile estensione della misura.

"L’APE sta avendo successo, oltre i numeri previsti" ha spiegato il parlamentare, evidenziando che "per questo andrà garantito a tutti coloro che hanno fatto domanda e hanno i giusti requisiti, con un apposito finanziamento nella legge di Bilancio, di poter accedere al pensionamento anticipato".

Uscite flessibili, le ultime stime sull'APE volontaria

Al fianco dell'APE sociale e della Quota 41 resta ancora da sciogliere il nodo dell'APE volontaria e delle relative misure associate (APE aziendale e RITA dei fondi pensione). Sulla questione si registra invece il recente intervento del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha stimato la partenza dell'opzione di flessibilità per il mese di settembre.

Ricordiamo che il provvedimento consente l'uscita dal lavoro a partire da 63 anni di età e 20 anni di contribuzione, purché si accetti una trattenuta annua del 4-5% per circa vent'anni. Nell'APE aziendale il costo dell'operazione sarà finanziato dal datore di lavoro, mentre per RITA risulterà necessaria solo la certificazione dei requisiti da parte dell'Inps.

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