Le ultime novità sulla riforma delle Pensioni ad oggi 13 luglio 2017 riprendono un'importante apertura arrivata con il messaggio Inps n. 2884 del 2017, riguardante l'accesso all'APE sociale ed alla Quota 41 per i disoccupati e per coloro che lavorano nell'edilizia. Nel frattempo prosegue anche la discussione riguardante il parametro dell'aspettativa di vita ed il suo prossimo adeguamento al 2019. Infine, dal Senato arrivano nuovi commenti sulla Manovra Fornero. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento sulle pensioni pubbliche.

Pensioni anticipate, le novità su APE sociale e Quota 41 contenute nel messaggio Inps 2884/2017

L'Istituto di pubblica previdenza è tornato negli scorsi giorni a fornire alcune precisazioni in merito alla questione dei lavoratori precoci e di coloro che devono fare domanda di fruizione dell'APE sociale in stato di disoccupazione, dopo che è avvenuta la cessazione del proprio rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni o risoluzione consensuale. È in particolare il nodo della conclusione del rapporto da almeno tre mesi ad essere oggetto di un chiarimento, visto che l'Istituto esplicita la possibilità di accedere ai benefici anche se sussiste un'eventuale sospensione della prestazione di disoccupazione.

Il tutto purché si rispetti la condizione di aver esaurito integralmente la prestazione nel momento in cui si inoltra la domanda di riconoscimento. All'interno del messaggio n. 2884/2017 l'Inps specifica anche la possibilità di modificare la domanda di verifica delle condizioni di accesso alla pensione anticipata per integrarne la documentazione, purché la modifica riguardi solo i documenti allegati.

Infine, per quanto concerne i lavoratori edili, si snellisce la procedura consentendo al richiedente la possibilità di ottenere un'idonea dichiarazione anche dalla Cassa edile, nel caso in cui vi fossero difficoltà a reperire il datore di lavoro per farsi sottoscrivere l'attestazione tramite modello AP116.

Pensioni flessibili, dalla Commissione lavoro nuovi commenti su applicazione AdV

Nel frattempo prosegue la discussione sull'applicazione dell'Aspettativa di Vita, dopo la recente conferenza stampa congiunta dei Presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato. "L'iniziativa è più che opportuna e trova il mio convinto sostegno, perché si inserisce nel percorso di revisione complessiva della legge Fornero che abbiamo portato avanti in questi anni, risolvendo la questione esodati ed introducendo importanti elementi di flessibilità per l’uscita dal lavoro", ha spiegato l'On Patrizia Maestri (PD). "Sulla base del sistema di adeguamento automatico all’aspettativa di vita [...] il nostro Paese, in Europa, risulterebbe quello che avrebbe nello stesso momento la più alta età di pensionamento e il più alto tasso di disoccupazione giovanile.

Una contraddizione in termini che dobbiamo affrontare e risolvere". Per questi motivi, "quella di rinviare in modo definitivo questo incremento anagrafico è una battaglia bipartisan e di buon senso che Governo e Parlamento non potranno ignorare", ha concluso la parlamentare.

Sacconi: la Legge Fornero ha creato un precipizio

Sul tema dell'adeguamento all'aspettativa di vita è tornato ad esprimersi anche il Presidente della Commissione lavoro al Senato Maurizio Sacconi, intervenendo su Radio Cusano Campus attraverso una nuova intervista. Nelle risposte fornite, il Senatore ha sottolineato l'importanza di "riflettere su sistemi pensionistici più flessibili a fronte di un mercato del lavoro in radicale cambiamento".

Mentre per quanto concerne la Manovra Fornero, ha spiegato che si è trattato di un passo indietro della politica, perché "certe riforme vanno fatte con gradualità... quelli che un tempo chiamavamo scalini e scaloni. In questo caso è stato fatto un precipizio”.

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