Le supplenze nella Scuola quest'anno dovrebbero garantire l'inizio di un anno scolastico regolare. È questa la volontà della ministra Fedeli, che ha annunciato un'apertura della scuola senza troppi intoppi. In particolare la ministra ha rassicurato, affermando che tutti i docenti, sia gli insegnanti di ruolo che i supplenti, saranno in cattedra entro il 15 settembre. Ha specificato che l'impegno preso dal governo è stato quello di assicurare agli studenti e alle famiglie un avvio ordinato dell'anno scolastico.

La diminuzione dei precari

La ministra dell'Istruzione, rilasciando un'intervista a Radio 24, ha fatto presente che l'obiettivo dell'esecutivo è ridurre al minimo la quantità di precari della scuola.

Ha specificato che già in previsione del nuovo anno scolastico i precari sono diminuiti di 15.100, passando alla stabilizzazione.

I lavoratori a tempo determinato nel mondo della scuola continueranno ad esserci, perché per alcune classi di concorso continua ad essere difficile reperire insegnanti. La ministra Fedeli ha fatto riferimento anche ai trasferimenti, puntualizzando lo sforzo fatto dal ministero e dagli uffici scolastici provinciali per attenersi ad una scaletta precisa a livello programmatico, in modo che tutto, anche i trasferimenti, fossero affrontati nei tempi giusti.

Quante saranno le supplenze annuali?

Secondo alcune stime, nonostante le dichiarazioni della ministra Fedeli, le supplenze annuali anche quest'anno dovrebbero essere abbastanza numerose e raggiungere circa la quantità di 85.000.

Molti precari si chiedono da dove si attingerà per la chiamata dei supplenti. Sicuramente per molte classi di concorso si ricorrerà alle graduatorie d'istituto.

Molte delle classi di concorso delle gae sono ormai esaurite e le mancanze di organico si fanno sentire soprattutto al Nord. Per esempio soltanto nella città di Milano ci sarebbe bisogno di 1.400 docenti di sostegno che mancano.

In tutto il Nord inoltre si registra una carenza significativa di insegnanti di matematica.

Si è notato nell'ultimo aggiornamento delle graduatorie d'istituto una grande richiesta, probabilmente dovuta allo spostamento di molti docenti, che hanno deciso di tentare la sorte, inserendosi nelle graduatorie di regioni più dislocate più al Nord a livello nazionale. Le regioni che hanno avuto il maggior numero di iscritti sono la Lombardia e l'Emilia Romagna.