Le ultime notizie sulle pensioni anticipate e nello specifico sulle misure in favore di donne e precoci giungono da più fronti, ma tutte sono indirizzate ad appelli accorati al Governo, in vista dell'incontro tra esecutivo e sindacati che si terrà il prossimo 2 novembre 2017.Grande l'attesa da parte dei lavoratori e delle lavoratrici su quello che potrebbe essere l'incontro ultimo prima della legge di bilancio 2018. Moltissimi i nodi irrisolti su cui il sindacato cercherà di portare a casa dei risultati, in primis resta il problema dell'aumento dell'età pensionabile dal 2019, che porterà la pensione ancora più lontana, richiedendo ai lavoratori di dover raggiungere i 67 anni d'età.

Ricordiamo che la diatriba concerne lo stop dell'adv per il 2019, la richiesta è quella appunto di bloccare, come ha detto la leader della Cgil Camusso, il folle e perverso meccanismo che lega automaticamente l'aumento dell'età pensionabile all'adv al rialzo anche quando questa scende. I dettagli e le richieste dei lavoratori al 30/10/2017.

Pensioni anticipate, precoci, donne e Ape: il punto di Roberto Ghiselli

In queste ore si legge nel suo ultimo comunicato Ansa, qualcuno sta confondendo le acque, ipotizzando di associare il problema della crescita dell'età pensionabile legata all'aspettativa di vita ampliando la platea dell'ape sociale. Le due cose, dice Ghiselli, segretario confederale della Cgil, non vanno mischiate, sono entrambe fondamentali e non sono intercambiabili.

Poi precisa, si proceda, come richiesto dal sindacato, con il blocco dell'automatismo e si vada verso un confronto che definisca una misura che tenga conto dei differenti lavori, l'aspettativa di vita non può essere uniformata. Inoltre, ha concluso, vengano date risposte anche ai temi, lasciati fin qui in sospeso e concordati in precedenza fra governo e sindacati nella 'fase due', come la prospettiva previdenziale per i giovani, il riconoscimento del lavoro di cura per quanto concerne le donne, la flessibilità in uscita, la previdenza la rivalutazione delle Pensioni in essere.

Tanti i temi da affrontare a cui fornire risposte precise il 2 novembre prossimo, un incontro , si intuisce, dunque che parte con aspettative molto alte da parte dei sindacati, che confidano di portare a casa il più possibile. Sul tavolo certamente anche il flop relativo alle richieste di quota 41 precoci e ape sociale, viste le numerose domande rigettate, si cercherà di comprendere se sarà possibile ampliare ancora le platee degli aventi diritto, visto che i fondi a disposizione permangono.

Stesso pensiero anche da parte delle lavoratrici, seppur vi siano differenze nei vari gruppi facebook.

Proroga opzione donna e ape sociale possono convivere?

Le donne sui social sono divise in gruppi che hanno obiettivi diversi, Il Movimento Opzione donna e opzione donna proroga al 2018 desiderano unicamente la proroga della legge 243/2004 e sono contrari all'ape sociale donna o i bonus solo per alcune categorie di lavoratrici. Orietta Armiliato, fondatrice del gruppo Comitato Opzione donna Social, invece, cerca di vedere del buono anche nell'ape sociale donna, sebbene lamenti che troppo poco sia stato fatto per il riconoscimento del lavoro di cura delle donne. Chiarisce comunque la sua posizione sul gruppo specificando che le due misure non sono in contraddizione l'una con l'altra: "sia nei gruppi sia in alcuni articoli che circolano in rete, le due misure Ape Donna ed Opzione Donna appunto, vengono poste come l’una alternativa all’altra quando non sono minimamente paragonabili né per metodo né per merito: in realtà nulla hanno in comune se non la possibilità generica di anticipare l’uscita delle donne dal mondo del lavoro, quello esterno alla famiglia naturalmente".

Inoltre , aggiunge, "tante persone non hanno ben compreso il meccanismo dell’Ape anche se è intrinseco nel suo acronimo APE=Anticipo pensionistico, ovvero un importo calcolato sulla simulazione della propria futura pensione che percepirò prima di arrivare a raggiungere i requisiti di legge per poter ricevere la mia reale pensione, insomma, una cifra mensile anticipata che sarà il ponte economico funzionale a concederci un reddito che ci traghetterà fino all’età prevista dalla vigente normativa". Poi un augurio con cui chiudiamo, che credo possa essere condivisibile da tutte le donne, visto che è fatto per la totalità delle stesse: " nell’incontro del prossimo giovedì 2 novembre, dove andremo a sostenere il lavoro delle OO.SS al fine di poter portare a casa il miglior risultato possibile per le Donne". Rivolgiamo lo stesso augurio anche ai precoci e a quanti restano in attesa di conoscere le sorti del proprio destino previdenziale.