FIAT Chrysler Automobiles archivia in modo positivo il 2016 negli Stati Uniti. La crescita del gruppo italoamericano è stata dello 0,1% sul 2015, per 2.209.226 veicoli venduti complessivamente. Un risultato che piazza FCA al quarto posto negli States, dietro a General Motors, Ford e Toyota. Nel dettaglio, General Motors ha chiuso l'anno in calo del -1,3%, avendo venduto 3.082.366 veicoli. Anche Ford ha rallentato le vendite nel corso del 2016, calate del -0,1%, a 2.603.082 veicoli. Terzo costruttore è invece Toyota, in discesa del -2,0%, a 2.499.313 auto.

Dietro al gruppo di Sergio Marchionne seguono ben distanziate Honda, Nissan, Hyundai, Mazda, Mitsubishi e Kia.

Ora Fiat Chrysler Automobiles punta su Jeep

Il 2017 per FCA non si annuncia come un anno semplice dal punto di vista delle vendite. Basti pensare che i modelli più venduti del gruppo, Dodge Ram (489.418 immatricolazioni, terza auto più venduta in Usa) e Jeep Grand Cherockee (212.273 auto, sedicesimo modello più venduto) sono interessate dalle voci di emissioni irregolari per la motorizzazione 3 litri V6. Bisognerà gestire questo danno di immagine e contemporaneamente pensare ai nuovi modelli, e Marchionne prima del caso emissioni aveva deciso di puntare forte su Jeep. Primo passo in questo senso sarà rappresentato dall'arrivo della Compass, seguito nel tempo dalla Nuova Jeep Wrangler, un Pick Up e la Jeep Grand Wagoneer, modello di lusso a nove posti.

Fiat Chrysler, l'incognita Donald Trump

Nel mercato nordamericano il punto interrogativo più grande si chiama tuttavia Donald Trump. Il suo pensiero radicale in politica come in economia sta sollevando un malcontento che sta gradualmente sfociando a Wall Street e nelle altre borse mondiali. In un primo momento la politica protezionistica di Trump stava piacendo alla borsa, tanto che FCA, Toyota e altri costruttori avevano annunciato investimenti per nuovi impianti sul suolo americano.

Con il passare dei giorni e delle fiches pagate da Trump alle lobbies del petrolio e all'allergia ad altri organismi come Nato ed Unione Europea, sono scaturite incertezze di mercato. Per FCA, ad esempio, resta il problema di decifrare le intenzioni di Donald Trump sulle vetture importate, come Alfa Romeo Giulia e Stelvio.