Dentro il Rock non si ferma mai e, in questo terzo appuntamento con i lettori, rimaniamo sempre in tema Pink Floyd: infatti, dopo aver parlato di Louder Than Words, continuiamo ad analizzare il nuovo album The Endless River, pubblicato dalla Parlophone il sette novembre. Il pezzo dei Pink Floyd Sum è un pezzo interamente strumentale, che inizia con i toni di un brano techno, che vengono poi smorzati dalla chitarra che imperterrita risuona con forti distorsioni. Successivamente la batteria dà il ritmo alla chitarra, a scandire tutta la metrica del componimento, e a dare un aria per alcuni versi cupa.
L'intera canzone è perseguita da continui motivetti appunto a richiamare la musica techno, la musica elettronica, e questo costituisce un punto a sfavore, in quanto i Pink Floyd sono nati per creare musica "con gli strumenti", non devono avvalersi di mezzi elettronici per rendere più interessante la propria musica. Il talento di David Gilmour e Nick Mason è immenso, e sicuramente deve prescindere da questi suoni "techno".
Tuttavia, nella canzone dei Pink Floyd Sum, che fa parte di The Endless River, si capisce la grande esperienza dei due, che con solo una batteria e i suoni di una chitarra disarmante nella carica, riescono a tirar fuori da un motivetto apparentemente sterile, un pezzo sempre tremolante, che andrebbe bene per ogni genere di film Thriller.
Comunque sia, crediamo che in questa canzone non si comprenda del tutto la bravura dei due, mascherata appunto da questi influssi di musica elettronica. Voto brano Pink Floyd Sum, parte di The Endless River: sei e mezzo. Non ce ne vogliano i fans sfegatati del gruppo britannico, ma non è proprio il miglior brano della band.
Sicuramente penalizza molto la presenza di quei suoni techno, ma, malgrado tutto, non è affatto una bocciatura, in quanto il pezzo, se visto nella sua integrità e libero da quei suoni, ha comunque il suo perchè. Intendiamoci: sono sempre i Pink Floyd, ci sarà un motivo per il quale sono uno dei migliori gruppi di sempre.