La campagna contro il mondo che cambia (con Trump scenari mondiali in movimento) in Italia e non solo, dopo le recenti uscite dello stesso Prodi, segnala persino Mario Draghi: in queste ore spicca sulla stampa una sua intervista dove a quanto pare confonde la libertà e la storia con una religione dogmatica. Ha definito l'Unione Europea e l'Euro irrevocabili, naturalmente sempre capendo poco dei movimenti antipolitici e cosiddetti populisti che indicano, elezioni americane e numeri elettorali in Europa, almeno e dialetticamente la necessità di pensieri e analisi più complesse.
Il Novecento non è ancora terminato?
Draghi è figura di grande rilievo e da anni nella comunità europea. Quel che sorprende non è la solita legittima sua opzione filoeuropeista come geopolitico e tecnico storico in merito. Stupisce la banalità dell'Europeismo allo stato attuale, come se il fallimento storico sia solo percepito da almeno la metà dei cittadini europei cosiddetti e non sintomo di problemi strutturali e quotidiani nelle nazioni europee. Non regge il solito ricatto della crisi contemporanea che frenerebbe la vera Europa sognata (o allucinata a questo punto) dai “padri fondatori”. Lasciando perdere la mala fede, dichiarazioni come quelle di Draghi sollevano questioni più profonde, di carattere socioculturale.
Il mondo va avanti con l'evoluzione tecnoscientifica, siamo nel duemila inoltrato, ma i suoi Vertici economico-politici leggono la storia come ancora nel Novecento. Utopie dure a morire, nonostante i fatti, impediscono quella flessibilità dialettica a generazioni ancora ai vertici che pure la velocità mentale post futuro e Internet ormai impongono persino all'uomo della strada, figurarsi a certi Tecnici che pilotano in certo modo nazioni e popoli interi.
Uomini Nuovi nel Nuovo Computer Mondo
Il caso di Draghi specifico esemplifica ben altri Signori del nostro tempo in ambito politico e sociale, al di là dell'Europa si o Europa no eccetera, attardati e incapaci per matrice personale e storico sociale di rispondere con ricette più evolute al negazionismo dei fatti e ai problemi dell'Unione Europea.
Si pensi direttamente alla sola Merkel, originaria persino della Germania comunista del Muro, al bilancio dello stesso Obama in politica estera e in ambito laterale, dopo essere stato presentato a suo tempo come il “primo presidente del web” e premiato con il Nobel della Pace. Nei fatti la sua politica pacifista ha peggiorato drammaticamente gli scenari internazionali, dall'Isis alla Libia alla Siria e la Russia eccetera. Il Nuovo Mondo , basato su algoritmi e la conoscenza scientifica, domanda uomini ai vertici istituzionali, burocratici e internazionali di matrice diversa dal Novecento, di formazione mentale scientifica: come la scienza capaci in tempi rapidi di rettificare le proprie “utopie”o scoperte se confutate o confutabili.
Anche ammesso che storicamente l'Euro come afferma Draghi sia irrevocabile (ma l'Euro e l'Unione Europea non sono dogmi religiosi ma semplici esperimenti sociali umani storici e contingenti...) per anche una Nuova Europa al passo con la scienza, certamente figure come Draghi sono revocabili, come già è recentemente successo in Usa con lo stesso - in certo senso e via Hillary Clinton - Obama.