Il nuovo aeroporto che dovrà sorgere alle porte di Firenze, in sostituzione di quello esistente (Amerigo Vespucci), non è un aeroporto qualsiasi. Per prima cosa occorre dire che la realizzazione della grande infrastruttura è sempre stata un pallino di Renzi fin dai tempi in cui era il presidente della Provincia di Firenze. Per poterlo far approvare, da sindaco, ha esercitato ogni possibile azione per convincere i vertici regionali.

L'aeroporto di Renzi

A conferma di tale fervore e coinvolgimento, occorre anche dire che al vertice della società che gestisce l'aeroporto esistente (AdF) siede uno dei più stretti collaboratori di Renzi, quel Marco Carrai che lo accompagna fin dai tempi della Margherita.

Lasciando Firenze ai suoi fedelissimi il leader del PD avrà certamente dato l'ordine di far approvare quanto prima il progetto che ha già promesso di finanziare con 150 milioni di cui 50 già stanziati con lo "Sblocca Italia" e che vorrebbe in funzione per il G7 del 2017 che il Premier ha imposto proprio a Firenze.

Le difficoltà dell'aeroporto

Il nuovo "Amerigo Vespucci", con la sua pista da 2400, metri consentirà di raddoppiare il traffico attuale e il flusso turistico di Firenze (se ce ne fosse bisogno), ma sorgerà in un'area fortemente urbanizzata e sarà stretto tra l'Università, la scuola nazionale dei sottufficiali dei Carabinieri, l'autostrada, l'inceneritore, due centri abitati e aree commerciali e industriali.

Inoltre andrà occupare lo spazio destinato al "Parco della Piana", già in parte realizzato. Questo ha comportato una forte opposizione nella popolazione della piana tra Firenze e Prato che ha coinvolto anche esponenti dello stesso PD.

La Valutazione d'Impatto Ambientale

Il progetto dell'aeroporto, presentato al Ministero dell'Ambiente per la VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) sembrava destinato a una rapidissima approvazione, vista la tempistica dei finanziamenti che imporrebbero l'inizio dei lavori entro agosto. Invece dalla Commissione ministeriale è arrivato un corposo documento che, in pratica ,definisce gravemente carenti la documentazione e il progetto presentati, chiedendo pesanti integrazioni e chiarimenti entro 45 giorni.

Questo rappresenta un pesante, seppur momentaneo, stop all'iter di approvazione, dando quindi ragione alle innumerevoli osservazioni giunte da comitati, cittadini ed enti.

Cosa farà ora Renzi per difendere il suo aeroporto?