Il giudice Ferdinando Imposimato ha scritto un interessante post, pubblicato sulla sua pagina Facebook, in cui si parla di democrazia, di Parlamento e di riforma del Senato.

Il messaggio, indirettamente rivolto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in qualità di garante della Costituzione, ha voluto portare alla ribalta un elemento fondamentale su cui deve basarsi il Parlamento, ovvero la democrazia.

Il Presidente onorario aggiunto alla Suprema Corte di Cassazione si chiede come possa essere considerato democratico il Nuovo Senato voluto dal premier Matteo Renzi, un Senato composto per lo più di nominati dai consiglieri regionali e Sindaci.

Come si può parlare di Senato della Repubblica, di Senato democratico quando 95 membri su 100 non saranno eletti dai cittadini? Tutto ciò viola l'articolo 1 della Costituzione secondo cui la sovranità appartiene al popolo.

Senato, riforma Renzi: Imposimato 'Andiamo verso disgregazione potere Parlamento'

Non solo. Se consideriamo che il numero dei deputati della Camera resterà pari a 630, assisteremo ad uno stravolgimento degli equilibri dei poteri a tutto vantaggio del governo: Imposimato parla di inevitabile disgregazione del potere del Parlamento.

Ecco perchè i senatori dovranno continuare ad essere eletti dagli italiani e bisognerà anche ridurre il numero dei deputati.

Il giudice ricorda, inoltre, come l'ultimo trentennio politico ha visto l'ascesa al governo di uomini corrotti, uomini legati a Cosa Nostra e alla P2 (la loggia massonica di Licio Gelli): alcuni di loro non hanno esitato ad introdurre leggi 'ad personam'.

Imposimato a Mattarella: 'No al principio dell'uomo solo al comando, intervenga subito'

Ecco perchè Imposimato, rivolgendosi al Capo dello Stato Mattarella, sottolinea come non si possa pensare di dare maggiori poteri al Presidente del Consiglio. A questo proposito, bello l'aneddoto riguardante Giulio Andreotti che, nel 2003 ribadì quanto fosse importante limitare i poteri di un premier proprio in previsione che poi finisca per diventarlo 'uno che non mi piace'.

La Costituzione, conclude Ferdinando Imposimato, ha stabilito l'equilibrio dei poteri e non contempla affatto il principio dell''uomo solo al comando': solo che non basta solo dirlo, presidente Mattarella, occorre intervenire prima del disastro.