Una situazione insostenibile quella che stanno vivendo le forze dell'ordine e tutto il comparto sicurezza e difesa. Le sigle sindacali riunite hanno deciso di dire basta e hanno pensato di farlo nel modo più diretto possibile, protestando sotto casa del Premier Matteo Renzi,direttamente a Pontassieve.Sono tanti i motivi per far sentire la propria voce, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la proposta da parte del Presidente del Consiglio, di elargire un bonus di 80 euro alle forze dell'ordine a seguito del casogiubbotti scaduti e armi datate, denunciato da alcuni poliziotti in servizio a Roma.

La Polizia è stanca

Saranno presenti alla manifestazione del 3 dicembrevari Sindacati, tra cui: CONSAP, SAP e COISP (Polizia di Stato), SAPPE (Polizia Penitenziaria), SAPAF (Corpo Forestale) e CONAPO (Vigili del Fuoco).Presenti all'appello quasi tutti i rappresentanti deivari corpi di Polizia dello Stato, mentre alla manifestazione dovrebbero mancare solo i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, corpo di polizia militare privo di sindacato, ma seguito da un organo di rappresentanza militare.

Le motivazioni della protesta

Sono davvero tante le motivazioni della protesta; le lamentele dei sindacati partono dallo stipendio definito "da fame" e non equiparato alle altre forze di Polizia europee, passando per il bonus di 80 euro promesso dal Premier, che oltre a sparire il 31 dicembre 2016, si trova a fronte di un taglio dello straordinario che vede una perdita di circa 130 euro annui dalle tasche degli agenti in divisa.

Inoltre, non bisogna dimenticare il blocco salarialesubitofino a tutto il 2014, che ha visto perdere ulteriori compensi per poi essere dichiarato anticostituzionale dalla Corte Costituzionale senza però avere il beneficio della retroattività. Da menzionare anche la questione relativa a divise ed equipaggiamenti datati ed inefficienti, che per di più hanno visto finiresotto inchiesta i poliziotti che hanno mostrato a tv e giornali la reale situazione a cui sono sottoposti.

Per finire, ma non per ultimo, lo stanziamento di fondi per la nuova legge di stabilità. Alla manifestazione di domani, 3 dicembre 2015, saranno presenti anche i rappresentanti sindacali del Corpo Forestale dello Stato,al fine di protestare contro la decisione di abolizione ed accorpamento della Forestalenelle fila dell'Arma dei Carabinieri. Non si esclude la possibilità che ci siano ulteriori manifestazioni nei mesi a seguire, da parte delle forze dell'ordine contro il Governo.