Nuovi nomi pesanti si aggiungono alla lista delle due formazioni schierate o a difesa del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, oppure a favore delle Ong, per respingere i sospetti avanzati dal magistrato circa i rapporti tra queste ultime e gli scafisti libici. I primi a scendere in campo per Zuccaro sono stati Luigi Di Maio del M5S e Matteo Salvini della Lega, con loro, un po’ a sorpresa, anche il Vaticano che, con un articolo pubblicato sull’Osservatore Romano, conferma i dubbi della Santa Sede sull’esistenza dei cosiddetti ‘taxi del Mediterraneo’.

Oggi, anche il ministro degli Esteri Angelino alfano e il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta hanno offerto la loro fiducia incondizionata a Zuccaro. Di contro, i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso (ieri la prima e oggi il secondo) hanno biasimato il modus operandi del magistrato. Con loro, e con le ong, ci sono anche buona parte del Pd, la Cei, la stampa liberal e gli scrittori Roberto Saviano e Erri De Luca. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, invece, veste democristianamente i panni dell’arbitro. Ma vediamo cosa hanno dichiarato i quattro esponenti politici.

Alfano con Zuccaro al 100%, Brunetta promette prove contro le Ong

Intervistato sul caso Ong durante una visita a Taormina, il ministro degli Esteri e segretario di Ncd, Angelino Alfano, non ha avuto esitazioni nel dare “100% di ragione al procuratore Zuccaro” perché, ha aggiunto con una frase sibillina, “tutti coloro i quali devono sapere sanno che questo rischio c’è (di contatti illeciti tra Ong e scafisti ndr)”.

Alfano difende il procuratore che a suo dire non avrebbe “generalizzato” e lo invita ad “andare fino in fondo”. Dichiarazioni quanto mai meritorie, se si pensa che Zuccaro, come ricorda proprio oggi il deputato M5S Giuseppe Brescia su Facebbok, sta indagando sul Cara di Mineo, il centro di accoglienza che ha fatto le fortune elettorali di Ncd.

Al partito pro Zuccaro si iscrive anche Renato Brunetta, il quale annuncia una conferenza stampa per mercoledì 3 maggio in cui promette di produrre tutti i documenti in possesso di Forza Italia che - dice intervenendo alla trasmissione tv 'La voce del mattino' di Antennatre nordest – “certificano e dimostrano quello che molti giornali stanno già raccontando”.

Secondo Brunetta, poi, “chi invece di fare chiarezza intimidisce i magistrati evidentemente ha qualcosa da nascondere”.

Grasso e Boldrini contro Zuccaro

Il presidente del Senato Pietro Grasso, se pur senza citarlo, se la prende direttamente con l’operato di Zuccaro che, secondo un ex magistrato come lui, avrebbe dovuto aprire bocca soltanto ad indagini concluse e non quando queste sono ancora in fase embrionale. Grasso, ospite oggi di un’iniziativa istituzionale a Palermo, giudica le esternazioni del ‘collega’ etneo “un po’ fuori dall'ordinamento”.

Una dura condanna che fa seguito a quanto dichiarato dalla ‘dirimpettaia’ di Montecitorio, Laura Boldrini alla trasmissione radiofonica di Radio2 Un giorno da pecora. La presidente della Camera ha persino ritwittato i suoi dubbi sull’ombra “buttata su chi salva vite umane”. Insomma, secondo lei, il ‘reato di lesa Ong’ è roba da “irresponsabili”.