L'Ebola si sta espandendo in Africa con una velocità impressionante e, anche a detta dei medici senza frontiere, l'espansione di tale virus è talmente vasta e grave che è letteralmente fuori ogni controllo e previsione. Ecco tutte le informazioni necessarie su un virus che sta spaventando l'Europa: cos'è, sintomi e persone più a rischio.

Persone più a rischio

Le persone più a rischio di contagio sono gli operatori sanitari che si occupano di pazienti affetti dal virus: in questo caso dovranno mostrare particolare attenzioni alle varie precauzioni e protezioni, come mascherine e guanti in lattice monouso. Sono a rischio, ovviamente, anche gli stretti familiari di chi è stato già contagiato: per loro valgono le stesse raccomandazioni degli operatori sanitari. Il rischio lo corrono anche tutte quelle persone che hanno problemi al sistema immunitario. Esiste anche la possibilità di contrarre il virus Ebola per tutte quelle persone che stanno a contatto con corpi defunti di persone che avevano contratto la malattia.

Quali sono i sintomi più comuni?

I sintomi più comuni di chi ha contratto l'Ebola sono ormai noti ai più: comparsa di febbre alta con annessi dolori articolari e muscolari, sensazione di estrema debolezza, vomito, diarrea, eruzioni cutanee come pustole e vescicole. In alcuni casi, ma più rari, si presenta anche il sanguinamento interno ed esterno.

Quanto dura l'incubazione?

L'incubazione del virus Ebola ha una durata variabile che va dai soli due giorni alle tre settimane intere. Durante il periodo d'incubazione non si è contagiosi. Lo si è invece non appena compare il primo sintomo. Per riconoscere effettivamente se si tratta di Ebola è necessario un test in un laboratorio.

Esiste una cura efficace?

Specificamente per la malattia Ebola non esiste una cura, ed è anche per questo che ha un tasso di mortalità estremamente elevato. È possibile però attivarsi facendo trattamenti appropriati: tutti i malati di Ebola soffrono di disidratazione, e quindi è utile aiutarli a reidratarsi sia per via orale, sia per via endovenosa. Inoltre, ogni paziente è differente dagli altri, e quindi ognuno potrebbe beneficiare di terapie scelte a discrezione del medico che l'ha preso in carico. L'OMS raccomanda di limitare i viaggi e il commercio in importazione, relative alle zone colpite dall'epidemia, solo se strettamente necessario.