Si chiama violenza ostetrica ed ancora oggi è poco conosciuta in Italia. Una ricerca condotta a livello nazionale ha raccolto i numeri impietosi della denuncia delle madri che hanno subito violenza in sala parto. Dal 2003 ad oggi si conta ben 1 milione di donne che sono state maltrattate in occasione del parto. A questo dato se ne aggiunge un altro se vogliamo ancora più drammatico: 20 mila bambini non sono mai nati. Se letto in percentuali il dramma non cambia. Il 21 per cento delle donne intervistate ha dichiarato di aver subito una qualche forma di violenza, sia essa fisica che psicologica.

Un altro 23 per cento ha detto di non esserne sicura.

La violenza ostetrica, un male silente

Oggi giorno le violenze ai danni delle donne sono segnalate con sempre maggiore frequenza, sia durante i telegiornali che negli articoli dei mass media. L'obiettivo è di denunciare il più possibile i maltrattamenti subiti quotidianamente dal gentil sesso. Oltre agli orribili stupri - a Roma la settimana scorsa c'è stato lo stupro di Villa Borghese - e alle violenze subite dai mariti o gli ex compagni, la ricerca presentata di recente a Roma mette in luce un altro tipo di maltrattamento che le donne ricevono in quello che dovrebbe essere uno dei momenti più belli della loro vita: la violenza in sala parto.

Che cosa si intende con violenza ostetrica? In un interessante approfondimento, la redazione del Post ha spiegato nei dettagli quello che è il significato dei maltrattamenti subiti dalle donne prima e durante il parto. Fra questi rientrano gli interventi eccessivi da parte dei medici, la mancanza di rispetto nei confronti della paziente in dolce attesa, le cure prestate senza consenso da parte della partoriente.

Spesso è difficile riconoscere queste come vere e proprie violenze. L'ultima ricerca si prefigge come obiettivo proprio quello di aumentare la sensibilità su quella che è una problematica molto sentita dal genere femminile.

Alcuni dettagli importanti

Anche se è chiamata violenza ostetrica, la tematica non riguarda esclusivamente chi di professione fa l'ostetrica.

Gli abusi infatti derivano dalle pratiche messe in atto da un sistema collettivo, che rientra nel settore delle cure ostetrico-ginecologiche. Un altro dettaglio fondamentale da sottolineare e non dimenticare quando si parla di violenza in sala parto è che questi abusi si verificano spesso in situazioni normali e non emergenziali. Segnaliamo infine che l'indagine è stata condotta dalla società Doxa-OvoItalia e che ha interessato 5 milioni di donne negli ultimi 14 anni, dal 2003 al 2017.