Quello che sta per iniziare è un mondiale MotoGP all'insegna dello spettacolo se si pensa che in totale saranno ben 19 i titoli mondiali in gara. Se a questo si aggiunge che, con il passaggio dello spagnolo Lorenzo alla Ducati, per la prima volta dopo quattro anni i tre piloti più forti hanno una moto diversa, non resta che divertirsi. Favorito numero uno, ancora un volta, non può che essere lo spagnolo Marquez vincitore con la sua Honda di tre degli ultimi quattro mondiali. In attesa che si accendano i motori è tempo di presentazioni. Nell'ultima settimana, infatti, sono stati tolti i veli sia alla nuova Yamaha M1 di Rossi e Vinales che alla nuova Ducati di Lorenzo e Dovizioso.

Svelata a Madrid la nuova M1

In occasione della presentazione della nuova M1 a Madrid, Valentino Rossi è stato chiaro: dopo tre secondi posti consecutivi è arrivato il momento di vincere. Il Dottore, apparso più sorridente che mai, non demorde nonostante si appresti a compiere 38 anni il prossimo 16 febbraio. Venendo alle caratteristiche tecniche della nuova M1, il team director della scuderia giapponese, Mario Meregalli, racconta che la nuova moto esteticamente sembra essere essere la stessa dell'anno scorso, ma che in realtà ha un potenziale maggiore in quanto dai test effettuati è apparsa più affidabile all'ingresso in curva e in fase di frenata e che a fine mese a Sepang arriverà anche qualche cavallo in più.

Intanto, è tempo di presentazioni anche per il nuovo compagno di Rossi, lo spagnolo Vinales, che a detta del campione di Tavullia ha tutte le carte per puntare direttamente al titolo.

A Borgo Panigale presentata la nuova Ducati

Nel corso dell'ultima settimana, come anticipato, sono stati tolti i veli anche alla nuova Ducati che gareggerà nel mondiale MotoGP 2017.

In casa Ducati non si nascondo l'obiettivo che quest'anno è il Mondiale. Il direttore generale di Ducati Corse nonché padre della nuova Desmosedici, Gigi Dall'Igna, infatti, non usa mezzi termini nel presentare la nuova moto. Forti dell'ingaggio del cinque volte campione del mondo, Lorenzo (che prende il posto di Iannone), la scuderia italiana quest'anno non si accontenta più di vincere soltanto qualche gara.

Naturalmente, come spiega Dall'Igna, per essere competitivi in tutti i circuiti abbiamo dovuto migliorare la moto soprattutto in stabilità, ma non attribuiteci il ruolo di favoriti in quanto Marquez e la Honda hanno vinto tre degli ultimi quattro mondiali e la Yamaha è una grande potenza, anche se, conclude Dall'Igna, siamo consapevoli di essere alla pari dei giapponesi.