Insieme a Sofia Goggia sta trainando con i suoi risultati tutto il movimento italiano di sci alpino e grazie alle sue straordinarie doti tra i pali più stretti potrebbe in questa stagione compiere un vero e proprio miracolo sportivo, interrompendo finalmente quel duopolio austro-norvegese che da un paio di anni sembra inarrestabile. Ecco l'intervista al nostro "Manni" :

Partiamo da Wengen. Deluso dal suo risultato?

Sinceramente non sono troppo soddisfatto soprattutto della mia sciata più che del risultato in sé. Ero convinto dopo le precedenti prestazioni di poter fare qualcosa di più anche a Wengen ma così non è stato, tuttavia è pur sempre un ottavo posto.

Intanto Hirscher e Kristoffersen, con l’ultima gara, hanno preso un cospicuo vantaggio nei confronti degli altri sciatori per la vittoria finale del mondiale di slalom. Secondo lei puntare al podio finale è utopia?

L’ho già detto dopo Adelboden: “è già bello essere lì in lotta con questi due forti atleti, consapevole che entrambi stanno offrendo delle altissime prestazioni”. Io vado in pista senza l’assillo della classifica; per me l’importante è sciare bene per tutta la stagione e poi alla fine tireremo le somme.

Quattro tappe di “speciale” nei prossimi 40 giorni. Manfred, riuscirà a reggere il ritmo dei più giovani avversari?

Speriamo di reggere (ride!) Sicuramente se scio come in allenamento o nelle ultime gare penso di poter stare su questi livelli e giocarmela di conseguenza con tutti gli atleti più forti.

Sono carico per le prossime due gare in terra austriaca, in special modo non vedo l’ora di gareggiare a Schladming, una delle piste che amo di più.

Nell’intermezzo abbiamo i mondiali di St. Moritz. Crede in una sua possibilità di medaglia?

Parlare di medaglia è sempre difficile, in quanto Il mondiale è una gara particolare. Ho avuto la fortuna di vincere tre medaglie in questa manifestazione e dall’alto della mia esperienza so che in questo tipo di gara conta solo il podio.

Io cercherò di arrivare in una condizione psicofisica ottimale e poi ce la giocheremo fino all’ultimo paletto.

Lavorando in gruppo conosce meglio la situazione del team azzurro. Da cosa deriva l’involuzione di Gross e Razzoli?

Razzoli dopo l’infortunio al crociato della scorsa stagione sta faticando in questo periodo ma sono sicuro che con un po’ di pazienza riuscirà a riprendersi ed a ritornare ai suoi livelli; Stefano ha avuto qualche problema con la schiena, ciò nonostante durante gli ultimi allenamenti si vede un suo netto miglioramento e penso che dalle prossime gare ritorni a diventare uno slalomista da temere.

L’età avanza tuttavia il suo fisico quest’anno sta rispondendo in maniera ottimale. Fino a quando proseguirà la sua carriera agonistica?

Fin quando il mio corpo mi permetterà di gareggiare in maniera soddisfacente. Se uno sta fisicamente bene ed è in perfetta salute l’età anagrafica non conta.

Lei è un super sportivo, oltre allo sci ama tantissimo il ciclismo. Quando abbandonerà le gare come impegnerà il suo tempo?

Farò il Giro d’Italia (ride!) Scherzi a parte, ho ancora qualche annetto prima di pensare al mio futuro tuttavia nel caso riuscissi a potenziare il mio fisico e ad andare forte sulle due ruote qualche pensiero lo potrei fare.