A più di un mese dal termine del campionato MotoGP, Andrea Iannone torna a parlare del mancato rinnovo con Ducati in MotoGP.
In un'intervista sulla Gazzetta dello Sport di oggi, domenica 18 dicembre, il ventisettenne abruzzese dichiara: " Ho fatto il possibile per non arrivare a questo. Da tutte e due le parti abbiamo teso le mani, ma non siamo arrivati a toccarci. Siamo rimasti molto lontani."
Uno dei principali motivi sembra essere stato il suo carattere, soprattutto nei weekend di gara:
" Ho un bellissimo ricordo dei quattro anni in Ducati: dei due in Pramac e dei due da pilota ufficiale, stagioni difficili ma belle.
Io non sono una persona facilissima con cui avere a che fare nei weekend di gara, per cui ringrazio Gigi Dall'Igna e poi Paolo Ciabatti, Davide Tardozzi, Julian Thomas e ovviamente Claudio Domenicali. "
Una volta escluso un motivo di tipo economico e aver chiarito il motivo del divorzio, Iannone parla del rapporto con l'ex compagno di squadra Andrea Dovizioso: " Ci conosciamo da sempre, fin da quando correva contro mio fratello nelle minimoto. Per me, non c'è grande amicizia ma il rispetto sì. Anche tra i nostri genitori. Lo stimo molto, come uomo e come pilota, poi in pista c'è rivalità naturalmente. Quello che è successo in Argentina non ha aiutato, ti puoi scusare mille volte ma poi le scatole girano sempre.
Penso che per lui siano stati due anni con un compagno difficile da battere, esattamente come per me."
Il bilancio 2016
Facendo il bilancio della stagione, afferma: " Ho finito meno della metà delle gare delle gare in calendario, ma quando ho visto la bandiera a scacchi sono salito spesso sul podio e quando non l'ho fatto è perché sono scivolato nel tentativo di salirci.
Non mi sono mai accontentato, ho fatto tante belle battaglie, la gente mi ama per questo."
Il 2016 è stata senza dubbio una stagione di alti e bassi per l'abruzzese, ma bisogna riconoscergli il merito di aver riportato la Ducati sul gradino più alto del podio dopo 6 anni di digiuno. Dal 2017, inizierà una nuova avventura con la Suzuki, che quest'anno ha dimostrato di poter essere molto competitiva.