I contribuenti che devono dichiarare i redditi del 2014 con il modello 730 2015, ed in particolare con il precompilato, dovranno assumersi maggiori costi rispetto al passato per quel che riguarda la consulenza e l'assistenza fiscale, per esempio, rivolgendosi ad un Caf. E' questa la conclusione cui è giunta l'Associazione degli artigiani della Cgia di Mestre nel prevedere in particolare maggiori costi almeno a carico di ben 10 milioni di contribuenti. Questo perché da un lato è vero che, a partire dalla data del 15 aprile del 2015, il modello 730 precompilato sarà visionabile ed integrabile direttamente online con il codice Pin, ma dall'altro non tutti i contribuenti sono sufficientemente esperti in materia fiscale da poter effettuare, sotto propria responsabilità, un'integrazione 'fai da te' utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dal Fisco.

Per esempio quest'anno nel 730 2015 precompilato non sono inserite le spese mediche eventualmente sostenute nel 2014, ragion per cui per molti contribuenti si renderà necessaria un'integrazione del modello di dichiarazione dei redditi aspettando che, a partire dal 2016, pure le spese mediche vengano inserite dall'Agenzia delle Entrate garantendo così più semplificazione rispetto allo stato attuale. Alla luce anche delle variazioni previste sulle sanzioni a carico degli intermediari, i Caf si faranno pagare pure la consulenza e l'assistenza fiscale sul 'precompilato', quando invece fino allo scorso anno il 730 era gratis.

Questo è quanto, tra l'altro, ha messo in evidenza Giuseppe Bortolussi, il Segretario della Cgia di Mestre, non escludendo di conseguenza come quest'anno possano esserci, oltre ai maggiori costi, anche situazioni di vero e proprio caos negli adempimenti con il modello di dichiarazione dei redditi 730 2015 precompilato visto che circa due contribuenti su tre saranno chiamati a ricorrere ad un intermediario fiscale abilitato, sia questo un dottore commercialista, un Centro di assistenza fiscale oppure un consulente del lavoro.