Dal mese di maggio è finalmente possibile presentare la domanda al fine di richiedere il bonus di 800 euro che lo Stato ha messo a disposizione per la nascita o adozione di un minore. Tale bonus, conosciuto come bonus mamma domani, è previsto per le mamme italiane e comunitarie o aventi status di rifugiate politiche che non percepiscono alcun tipo di reddito. Così com'è stato dichiarato di recente da Lamberto Mecorio, segretario generale della Uil Fpl di Viterbo, il bonus previsto sarà corrisposto direttamente dall'ente INPS in un'unica soluzione, in relazione ad ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio del corrente anno.
Vediamo adesso nello specifico quali sono gli eventi verificatisi nel 2017 per i quali è previsto il bonus mamme domani: compimento del settimo mese di gravidanza; nascita; adozione del minore disposta mediante sentenza definitiva; affidamento preadottivo sia nazionale che internazionale disposto con ordinanza.
Lavoro 2017, modalità di presentazione della domanda
La domanda dovrà essere presentata solo ed esclusivamente in via telematica attraverso il sito web dell'INPS oppure mediante Contact Center Integrato, al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa). Tale deve essere presentata in seguito al compimento del settimo mese di gravidanza ed, in ogni caso, improrogabilmente entro un anno dal verificarsi della nascita, adozione o affidamento.“Per i soli eventi che si sono verificati dal primo gennaio al 4 maggio 2017, data coincidente con il rilascio della procedura telematizzata volta all'acquisizione delle domande, il termine di un anno previsto per la presentazione delle domande decorre dal 4 maggio 2017.
Occorrerà inoltre l'accertamento dello stato di gravidanza, che potrà avvenire attraverso diverse opzioni: presentazione diretta allo sportello del certificato originale o di copia autenticata; indicazione di avvenuta trasmissione del certificato all’INPS per domanda concernente altra prestazione collegata alla medesima gravidanza; indicazione telematica del numero di protocollo del certificato che è stato rilasciato dal medico SSN.
Nel caso in cui invece la domanda venisse presentata da madri non lavoratrici, occorrerà in questo caso comunicare il numero identificativo di 15 cifre di una prescrizione medica posta in essere da un medico SSN, indicandone il codice di esenzione. Se la domanda è presentata in relazione ad parto già avvenuto, la madre dovrà comunicare nella domanda il Codice Fiscale del bambino.