Con solo il 33% di rifiuti urbani recuperati, l’Italia si colloca ben al di sotto della media europea del 42% in materia di riciclo dei rifiuti. Dopo di noi solo il Portogallo (19%) e la Grecia ( 18%). Davanti tutti gli altri, con in testa Austria (70%), Germania (62%) e Belgio (61%) che si rivelano i paesi più virtuosi nel recupero delle materie prime. Lo dice un rapporto promosso da Fise-Unire (Associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e dalla FSS (Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile) e presentato questa mattina a Roma.

Se poi si va a vedere dove vanno a finire i rifiuti che non vengono riciclati, la situazione appare ancora più drammatica. Quasi la metà, cioè il 49%, finisce in discarica per un totale di ben 15 milioni di tonnellate annue. Sono inoltre ben 9 le regioni italiane che in discarica direzionano più del 60% dei propri rifiuti, con il Lazio che sfiora le 2,5 milioni di tonnellate annue, pari al 74% dei rifiuti prodotti. Percentuali esorbitanti se paragonate a quelle di paesi come Austria e Germania che si aggirano intorno al 3% dell’immondizia complessiva.

Ma quanto paghiamo questa politica ambientale negligente?

Innanzitutto abbiamo maggiori oneri di gestione dovuti agli elevati costi di smaltimento in discarica.

A titolo esemplificativo basti pensare che in Lombardia dove la differenziata è al 47% il costo di gestione dei rifiuti urbani pro-capite è di 124 euro l’anno contro i 150 euro annui per abitante della Sicilia dove la differenziata è limitata al 7% della spazzatura. Senza dimenticare gli introiti prodotti dalle materie prime contenute nei rifiuti di cui ci priviamo.

Il prezzo più alto da pagare è però quello che si versa in Europa. L’Italia detiene infatti il primato per numero di procedure d’infrazione avviate per mancato adeguamento alla normativa discariche europea. L’ultima bacchettata è del 24 ottobre scorso, data in cui la Commissione europea ha chiesto alla Corte Europea di condannare Roma ad una multa di 56 milioni di euro per non aver bonificato le 255 discariche illegali disseminate sul nostro territorio. E l’ipoteca sul futuro del nostro territorio aumenta.