Marina di Massa,pericolo mareggiate. Come ognianno, sul finire dell’estate, torna il problema delle mareggiate che minacciano spiaggee stabilimenti balneari, mettendo in ginocchio gli operatori turistici giàalle prese con una stagione turistica negativa. È possibile che a questoproblema non si trovi soluzione?

Giorni di mare grosso, vento forte e onde alte più di tremetri. Mareggiate insomma, chemangiano le spiagge e minacciano seriamente la vita degli stabilimentibalneari. Un disastro per gli operatorituristici che ogni anno vedono messi in discussione sacrifici e durolavoro.

“Non se ne può più – confessa uno dei proprietari esasperato dallecontinue mareggiate – ogni anno, per più volte l’anno, siamo alle prese conqueste mareggiate che rovinano mesi di lavoro. È una vergogna che ancora non sifaccia niente per risolvere il problema”.

L’opinione è diffusa e confermata anche da Stefano Gazzoli, titolare di unaspiaggia privata e presidente di Riviera Apuana, che in un’intervista a Il Tirreno ha dichiarato: “Lescoglierine, complice anche il bel tempo, hanno permesso di affrontare lastagione estiva, ma non sono sufficienti”.

Sensazione diffusa d’impotenza, confermata tempo fa anchedall’assessore della giunta Volpi GiovanniRutili che aveva ammesso: “Il problema dell'erosione costiera va avanti da15 anni, le amministrazioni hanno ingaggiato molti esperti, ma finora lesoluzioni adottate si sono rivelate inefficaci”.

La regione Toscana, però, mesi fa aveva stanziato circa200mila euro per interventi di bonifica e messa in sicurezza delle zonebalneari e delle spiagge soggette alle mareggiatee all’erosione costiera. Che finehanno fatto questi soldi?

La priorità però ora, dicono ora gli operatori turistici, èla protezione degli stabilimenti balnearia rischio crollo: servono barriere di sassi a tutela dei bagni. L’emergenza non riguarda più soltanto iRonchi, ma tutto il litorale massese fino a Partaccia colpita duramente dalleultime mareggiate.