Ogni anno, il 10 di agosto attira milioni di persone e le spinge, tutte nello stesso tempo, a fare la stessa azione: alzare il naso verso il cielo. Le stelle, i pianeti e i corpi celesti in particolare, hanno innescato, e alimentano tutt'ora, una delle più affascinanti curiosità innate nell'indole umana. L'amore per la conoscenza, per lo studio e l'osservazione delle volte celesti ha infatti origini lontanissime. Si possono trovare geroglifici egizi che raffigurano quanto conosciuto a quell'epoca su argomenti astronomici. Possiamo citare anche la curiosità e l'attenzione, mostrata verso l'astronomia, da altre antiche civiltà come i maya, gli aztechi; ma anche gli antichi greci, che erano uno dei popoli più colti dell'epoca, riponevano gran parte delle loro facoltà allo studio delle stelle e dei pianeti.

Questa primitiva curiosità, ha avuto il potere di giungere a noi oggi senza perdere nel tempo neanche un po' di stupore. Da millenni l'uomo ammira sbalordito la straordinaria meraviglia dei corpi celesti che popolano in maniera estremamente ordinata il nostro universo, e questo stupore regna ancora sui volti di tutti quelli che, alzando gli occhi al cielo, e vedendo semplicemente una solita ma maestosa luna piena, rimangono letteralmente a bocca aperta per lo spettacolo offertogli dal nostro fedele satellite naturale.
Nella notte di San Lorenzo, si sa, ci sono le stelle cadenti, e quest'incantevole evento naturale attirerà anche quest'anno milioni di persone (grandi e piccini) ad avvicinarsi maggiormente alla materia dell'astronomia, magari non fermandosi solo a guardare le stelle cadenti, ma anche curiosando su siti web dedicati, per poter soddisfare quelle tante curiosità che la visione dal vivo di tanta bellezza gli hanno fortemente riacceso.

Come osservare meglio il fenomeno delle stelle cadenti

La maggior parte della popolazione mondiale vive in città o cittadine. Queste, anche se lontane tra loro migliaia di chilometri l'una dall'altra, hanno in comune la stessa proprietà deterrente dal far alzare lo sguardo verso il cielo: l'inquinamento luminoso. Le città sono troppo luminose per poter effettuare una chiara visione del cielo stellato. Ci avete mai provato a contare le stelle dalla vostra abitazione (ammettendo che abitiate in città)? Provateci. Sarete delusi dal fatto che ne avvisterete ben poche.

Quindi, la prima "regola" per poter osservare al meglio le stelle cadenti, nella notte di San Lorenzo, è quella di isolarsi il più possibile dalla città e da qualsiasi fonte luminosa. Andate in campagna inoltrata, dove la città è lontana e il suo inquinamento luminoso risulterà, dalla vostra posizione, solo un alone rossastro in lontananza. Andate anche in montagna o in collina: qui avrete il vantaggio di lasciarvi l'alone rossastro dell'inquinamento luminoso, presente nelle città, sotto di voi; inoltre, a quote maggiori l'aria risulta essere più pulita e, la luce emessa dalle stelle, nell'attraversare l'atmosfera per giungere ai vostri occhi, incontrerà meno "interferenze", rendendo la vostra visuale più chiara e nitida che mai. La seconda "regola", rispetto alla prima, è in egual modo importante; ma più che una regola è un consiglio: andate ad osservare questi straordinari fenomeni naturali con l'intento di poter apprezzare al meglio lo spettacolo, e magari anche con lo spirito di voler imparare qualcosa di nuovo. Il risultato di un'esperienza fatta seguendo questi soli due accorgimenti è assicurato: tornerete a casa felici e ristorati.