Una piccola leonessa di un anno è stata abbattuta e sezionata davanti a gruppi di decine e decine di bambini il15 ottobre, nelloZoo di Odense in Danimarca. La dissezione era stata messa in programma dal nuovo direttore dello ZooMichael Wallberg Soerensen, che si è affrettato a dire«Non facciamo a pezzi gli animali per divertimento. È importante non attribuire agli animali caratteristiche umane che essi non hanno».Si è subito scatenata la polemica, il WWF non si è ancora pronunciato.

Il precedente di Marius

I danesi sembrano ormai avvezzi a questo tipo di pratiche, basti pensare chenel febbraio del 2014 fu freddato, con un colpo di pistola alla testa, Marius, un cucciolo di giraffa di appena 18 mesi.

Anche il suo corpo fu dissezionato davanti a gruppi di bambini, in seguito destinato a fare da pasto agli animali carnivori dello Zoo, per questo motivo, per non contaminare la sua carne, non è stato soppresso con un'iniezione letale. La vita di Marius è finita così perché era frutto di un rapporto endogmatico(era figlio di due parenti), non ha avuto importanza che l'animale fosse giovane e godesse di ottima salute.Bengt Holst si giustificò dicendo che era importante non favorirela consanguineità nel gruppo di giraffe e mantenerne così la buona salute. Stupito dalle migliaia di firme e proteste che arrivarono allo Zoo, non esitò a puntualizzare che in uno Zoo a nord diCopenhagen, vengono abbattuti ogni anno 700-800 cervi, per controllarne il loro numero.

Il caso della leonessa

La piccola leonessa è stata soppressa perché nello Zoo era presente un numero troppo alto di felini. I dirigenti dello zoo si sono difesi dalle accuse rispondendoche quando hanno proposto ad altri Zoo di ospitare il felino, hanno avuto solo rifiuti, motivo per cui hanno pensato di abbatterla, congelarla e farla a pezziil 15 ottobre, data programmata in coincidenza con le ferie scolastiche autunnali.

Non sono mancate le contestazioni da parte dei gruppi di animalisti,che non erano al corrente del fatto che nello Zoo sono stati soppressi altri due leoni quest'anno. Ha risposto agli animalistiJoanna Swabe, uno dei dirigenti dello Zoo che ha affermato«Gli zoohanno una responsabilità etica nella gestione della riproduzionedegli animali, cosa che costringe a sopprimere migliaia di animali ritenuti in eccesso rispetto alle esigenze».

Anche questa volta è partita un raccolta firme che mira al trasferimento degli animali, qualora lo Zoo non se ne potesse prendere cura, in luoghi a loro confacenti.

La polemica

Non ci vuole molto per capire che da quando la dissezione è stata programmata, la maggior parte della gente si è indignata, ma questo non è bastato a fermarla. I dirigenti dello Zoo espongono le proprie ragioni, gli animalisti le loro. Ma le domande sono sempre le stesse: È giusto compiere questi atti così brutali, fosse anche per la scienza? La leonessa si sarebbe potuta salvare in qualche modo? Non è scorretto uccidere specie comunque a rischio di estinzione? Non resta ormai lasciare il caso all'opinione pubblica.