Il mese di dicembre è iniziato all’insegna dell’anticiclone, che ha riportato valori termici sopra la media del periodo in Italia, con giornate soleggiate. Tale situazione climatica, però, non dovrebbe permanere ancora per molto, visto che gli esperti sostengono che arriverà un nuovo flusso d’aria gelida che porterà con sé freddo e neve. Il cambiamento dovrebbe verificarsi a cavallo del Ponte dell’Immacolata, anche se i meteorologi dicono che non sarà nulla in confronto a ciò che sembra profilarsi per la fine dell’anno. Infatti, per Natale, ma soprattutto a Capodanno e fino all’Epifania, dovrebbe giungere sul Belpaese un’irruzione polare con drastico abbassamento delle temperature e nevicate anche a bassa quota.
Secondo alcuni, la colpa sarebbe dello strat-warming. Questo fenomeno, in passato, è stato responsabile degli inverni più rigidi sul Vecchio Continente. Alcuni esempi sono quelli del 1956 e del 1985, ma cos’è questo strat-warming? Si tratta di un riscaldamento anomalo della stratosfera, che porta il Vortice Polare a spezzarsi in due al Polo Nord, con un’alta pressione che rimane in loco, mentre le due parti più fredde si dirigono verso Nord America ed Europa. Quello che gli esperti chiamano ’split’, potrebbe scendere fino a latitudini basse, colpendo anche l’Italia. Nel dicembre 1984 ci fu uno strat-warming anomalo con conseguente gennaio 1985 da record. Le similitudini con quell’inverno ci sono, anche se è ancora molto presto per dire che si rivivrà la medesima situazione.
Previsioni del tempo fino al 31 dicembre 2015
Se la prima decade del mese in corso è caratterizzata dalla presenza dell’alta pressione, non possiamo dire altrettanto per ciò che dovrebbe accadere da metà dicembre in poi. Gli ultimi aggiornamenti sulle previsioni meteorologiche rivelano che l’inverno dovrebbe tornare a ruggire, con il Vortice Polare che avrebbe modo di fare ciò che è solito fare, ovvero favorire discese d’aria fredda da nord verso l’Europa.
Il clima che si dovrebbe avere nei giorni pre-natalizi potrebbe essere decisamente rigido, prima nelle zone settentrionali dell’Italia e poi gradualmente anche nelle restanti regioni del centro-sud. Non dovrebbero mancare fiocchi di neve sui rilievi alpini, nonché sugli Appennini, con rischio di precipitazioni persino a bassa quota.
A ridosso del 25 dicembre 2015, favorito dall’alta pressione in estensione verso est, dovrebbe esserci un irruzione gelida proveniente dalla Siberia, che in quel caso coinvolgerà principalmente i Balcani e le zone meridionali, con i valori termici che saranno vicini allo 0° C praticamente ovunque. Per quanto concerne i giorni fino a Capodanno, invece, la tendenza sembrerebbe quella di una circolazione atlantica che potrebbe influire sul tempo al nord Italia. Qui si dovrebbe venire a creare un ‘cuscino’ d’aria fredda, che interagendo con le correnti umide presenti a ovest, potrebbero dar luogo a nevicate fino in pianura. Dunque, l’ultimo dell’anno potrebbe essere tinto di bianco. In attesa di nuovi aggiornamenti sulle previsioni del tempo, vi invitiamo a seguirci ancora.