Il Mediterraneo continua a riempirsi di specie esotiche che ne minacciano costantemente l'ecosistema, mettendo a rischio la sopravvivenza degli animali autoctoni e anche la salute dell'uomo. L'ultimo allarme, in ordine di tempo, riguarda il pesce palla maculato, il cui nome scientifico è "Lagocephalus sceleratus". Si tratta di un pesce tropicale fortemente velenoso, che può arrecare danni anche se consumato dopo la cottura. In questi giorni, il reparto pesca marittima delle Capitanerie di Porto, appartenente al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, sta avvisando le diverse guardie costiere italiane, che a loro volta stanno diffondendo l'avviso ai pescatori di fare attenzione al pesce palla maculato che, sempre più presente nel Mediterraneo, se pescato e mangiato può causare gravi intossicazioni.
Presente nel Mediterraneo dal 2003, questo pesce si è pericolosamente diffuso
Già dal 2003, gli esperti avevano avvistato i primi esemplari di "Lagocephalus sceleratus" nelle acque del "Mare Nostrum", dove è giunto attraversando il Canale di Suez. Ebbene, nel corso degli anni, questa specie si è rapidamente diffusa nella parte settentrionale del Mediterraneo, arrecando diversi problemi ecologici ed economici a Paesi quali Egitto, Israele, Libano, Grecia, Cipro e Turchia. Difatti dopo essere stato pescato, questo pesce velenoso è stato immesso sul mercato e consumato, causando diversi fenomeni di intossicazione che, in alcuni casi, sono stati anche mortali.
Anche l'Italia è direttamente interessata all'invasione di questo animale che viene chiamato pesce palla maculato, perché presenta la pelle senza squame, è dotato di due grossi denti affilati e, soprattutto, presenta sul dorso delle caratteristiche macchie nere.
Nel 2013, alcuni esemplari furono avvistati in Sicilia e in Puglia, ed ora si teme che la specie possa essere presente anche nel Golfo di Napoli. Proprio per il suo rapido proliferare, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha diffuso un comunicato in cui mette in guardia tutti coloro che dovessero venire a contatto, o dovessero aver pescato questo pesce tropicale.
La raccomandazione, nel caso di cattura, è quello di distanziare il pesce palla dalle altre specie, scattare una foto ed inviare una segnalazione all'indirizzo "pescepalla@isprambiente.it". In questo modo, si contribuirà a diffondere informazioni sulla pericolosa presenza di questo animale nelle acque del Mediterraneo, che anno dopo anno, continuano a popolarsi di specie esotiche.