Sono passati trent'anni dal disastro di Chernobyl, ma il ricordo della tragedia è ancora vivo nella memoria di quanti hanno assistito alla tragedia, passata alla storia come il peggior incidente nucleare del secolo scorso. La città di Pripyat, che fu frettolosamente evacuata in seguito al disastro, è rimasta come allora. Le giostre per bambini, che sono divenute negli anni un "simbolo" di Pripyat, sono ancora li, anche se la natura si è impadronita degli spazi abbandonati dall'uomo.Dopo tre decenni, nulla è cambiato.I livelli di radioattività della zona interessata all'evacuazione sono progressivamente diminuiti, e nonostante l'area sia chiusa e sorvegliata, da alcuni anni è possibile visitare alcune zone di Pripyat, mediante tour organizzati da agenzie autorizzate a portare i turisti nella "zona rossa" per alcune ore, monitorando costantemente i livelli di radioattività a cui il gruppo si espone.

Il simbolo della lotta contro al nucleare

Il disastro di Chernobyl è diventato un'icona perchi si oppone alla costruzione delle centrali nucleari. Fu sull'onda emotiva del disastro, che furono promossi alcuni quesiti referendari contro il nucleare, che raggiunsero abbondantemente il quorum, con una partecipazione di oltre il 65% degli aventi diritto. Gli italiani si espressero anche affinché ENEL non partecipasse alla costruzione di centrali nucleari all'estero.

In occasione del trentesimo anniversario della tragedia, uscirà nelle sale il film "La supplication (Voices from Chernobyl)", realizzato dalregista lussemburghese Pol Cruchtene già presentato a Gennaio, in anteprima mondiale, alTrieste film festival.

Il film èispirato alle testimonianze contenutenel libro "Preghiera per Cernobyl. Cronaca del futuro"Scritto dalla Premio Nobel Svetlana Aleksievic.

Avviati i lavori per il nuovo sarcofago che ricoprirà il reattore

Sono partiti quest'anno i lavoriper realizzare un nuovo sarcofago, che dovrà ricoprire per i prossimi 100 anni il reattore numero quattro della centrale, che continua a bruciare.

Si tratta di una imponente struttura in acciaio che ricoprirà anche la precedente copertura, di cemento armato, che aveva iniziato a deteriorarsi. La nuova struttura, che sarà a prova di terremoto e di tornado, sarà ultimata nel 2017, per un costo totale di circa un miliardo e mezzo di euro.