Al giorno d'oggi le previsioni meteorologiche sono diventate un appuntamento quotidiano per tutti noi. La meteorologia è una scienza che studia i fenomeni atmosferici che avvengono nell'atmosfera terrestre e in modo preciso nella troposfera (porzione di atmosfera che si sviluppa a partire dai 2km fino ai 12 km di quota).

Lo studio di questa scienza si basa soprattutto su osservazioni e sperimentazioni con l'utilizzo di vari strumenti come ad esempio stazioni meteorologiche, palloni sonda, satelliti meteorologici e così via, ma fa anche riferimento a quelle che sono le fondamenta della fisica matematica quindi di leggi fisiche che sono appartenenti alla fisica dell'atmosfera.

L'insieme di queste osservazioni e di questi studi di tipo teorico confluiscono nell'implementazione di modelli matematici che sono in grado di "illustrare" una previsione o prognosi a breve scadenza dei vari fenomeni atmosferici tramite i cosiddetti modelli meteorologici.

La figura del meteorologo si occupa di interpretare con un linguaggio semplice e comprensibile la tendenza meteorologica prevista generalmente per le prossime 24-48 ore. Purtroppo da molti anni a questa parte gli eventi che si susseguono nel nostro continente ma più in generale nel mondo hanno delle conseguenze che il più delle volte si rivelano dannose persino verso persone ma anche portando molti danni alle colture e quindi alla vegetazione.

I cambiamenti climaticihanno provocato modifiche delle principali figurare bariche meteorologiche. Molto spesso ci troviamo a fare i conti con aree di alte pressioni continentali e non di tipo atlantico con particolare riferimento all'Anticiclone Africano supportato da correnti relativamente calde che scorrendo sul Mar Mediterraneo si caricano di umidità e generano una calura associata ad alti tassi di umidità.

L'alta pressione delle Azzorre un tempo, la vera protagonista delle "Estati Mediteranee" ha in modo sempre più frequente il suo perno principale in aperto Oceano Atlantico.

Quando termina la stabilità indotta da tali figure altopressorie, a causa di un qualsiasi abbassamento di pressione per la presenza di un vortice di bassa pressione, si generano diversi ed enormi contrasti termici tra masse d'aria termicamente diverse, e questa è una base per lo sviluppo di fenomeni che non possono che essere estremi.

Ad esempio il boato dovuto ad un tuono durante un rovescio temporalesco una volta era un fenomeno atmosferico tipico del semestre estivo mentre oggi ci capita di sentirlo in qualsiasi periodo dell'anno.Le irruzioni di aria fredda sono diventate più rare soprattutto nella stagione fredda ma molto più frequenti nel periodo primaverile con associati fenomeni che risultano più intensi soprattutto per la maggiore insolazione odierna.

Le piogge non si manifestano più con una normale uniformità durante tutto l'anno ma con una frequenza minore e con maggiori conseguenze negative, questo perché si crea una configurazione barica nel nostro continente in cui le perturbazioni d'origine atlantica percorrono un asse troppo occidentale rispetto alla longitudine dell'Italia.

Si sostiene che l'uomo sia responsabile del 93 % dei cambiamenti climatici in cui stia andando incontro il nostro pianeta. Si parla anche di Global Warming che sta determinando lo scioglimento dei ghiacci nel Circolo Polare Artico e un conseguente aumento dei livelli dei mari.

Nei prossimi anni è probabile che si possa andare incontro ad un tipo di tempo che potrà essere molto secco nelle zone a clima temperato con gravi conseguenze per i raccolti e l'inquinamento urbano delle grandi città, mentre prevarrà un clima umido e piovoso nelle zone a clima umido.

Parlare di normalità potrebbe essere una cosa eccezionale in quanto tutto ciò che avviene in termini di fenomeni non ha nulla di normale quindi sarebbe meglio se ci abituassimo a questo clima che con il passare degli anni tenderà a variare sempre di più.