L' OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha reso noto che in base al rapporto elaborato dall’università di Bath, nel Regno Unito, il 92% della popolazione mondiale, abita in luoghi in cui i livelli della qualità dell’aria non soddisfano i limiti stabiliti per le particelle sottili. Secondo le stime della nota organizzazione, i livelli di Inquinamento atmosferico sono molto elevati nelle zone del Mediterraneo orientale, del Sud-Est asiatico e del Pacifico occidentale.
Rapporto Oms sull'inquinamento atmosferico
Tra le fonti di tale preoccupante inquinamento atmosferico, per l'OMS, vi sono i mezzi di trasporto inefficienti, i combustibili ad uso domestico, la combustione dei rifiuti, le centrali elettriche a carbone, le attività industriali e le tempeste di sabbia.
Flavia Bustreo, vice direttore Generale dell'Oms, commentando i dati del rapporto ha dichairato che le persone in buona salute, devono respirare aria pulita dal primo all’ultimo respiro. In merito al recente rapporto sull'inquinamento dell'aria, Maria Neira, direttrice del dipartimento di Sanità pubblica dell'Oms, ha affermato che esistono delle soluzioni, in particolare un sistema dei trasporti più sostenibile, la gestione dei rifiuti solidi, l'uso di stufe e combustibili puliti per le famiglie così come le energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni industriali”.
Decessi legati all'inquinamento atmosferico
I dati raccolti in questi anni in relazione al rapporto inquinamento e mortalità testimoniano che annulmente si verificano circa tre milioni di decessi all'anno legati all'esposizione all'inquinamento atmosferico.
Secondo quanto è stato rivelato da un recente studio americano, l’inquinamento dell’aria si posiziona al quarto posto tra le principali cause di morte prematura nel globo. In tale studio si legge: “Globalmente, le malattie causate dall’inquinamento dell’aria indoor ed esterna sono state all’origine di un decesso su 10 nel 2013, cioè una cifra 6 volte più elevata dei decessi provocati dalla malaria”.