E' uno scenario che fa tremare i polsi quello previsto dal Wwf, che nella relazione "Living Planet Report" che l'organizzazione elabora ogni due anni prevede uno scenario catastrofico destinato a realizzarsi nel giro di pochi anni. Secondo il Wwf entro il 2020 - cioè meno di quattro anni - la fauna e la flora potrebbero perdere due terzi delle specie che la compongono. Un allarme sovrapponibile a quello diramato poche settimane fa dallo Scripps Institution of Oceanography, che evidenzia come i livelli di carbonio presenti nell'atmosfera abbiano superato la soglia di sicurezza, oltre la quale si temono pesanti sconvolgimenti.

I dati del rapporto del Wwf

Secondo il Wwf negli ultimi quarant'anni - precisamente tra il 1970 ed il 2012 - il numero complessivo di pesci, volatili, mammiferi, rettili e anfibi si è ridotto di quasi il 60%, numeri sconcertanti, ma a suscitare ancora più preoccupazione è lo scenario a cui il nostro pianeta potrebbe andare incontro a strettissimo giro. Da qui al 2020 due terzi delle specie animali e vegetali attualmente presenti sulla Terra potrebbero estinguersi. uno scenario apocalittico che l'umanità deve evitare con forza.

Le cause dell'estinzione

Potremmo trovarci presto a fare i conti con la sesta estinzione di massa della storia dell'umanità, a causa delle attivitàumane sempre più distruttive e invasive.

Animali e piante si vedono strappare il loro habitat, per agricoltura intensiva, allevamenti, costruzione di edifici. Poi c'è il disboscamento in atto in diverse aree del mondo, e spesso effettuato in modo selvaggio. Lo sfruttamento eccessivo delle specie, come la pesca in mare, talvolta effettuata provocando gravi danni alla flora e alla fauna.

Ma anche la contaminazione ambientale. le malattie - che mettono a rischio numerose specie vegetali - il cambiamento climatico.

Nel 2020 entreranno in vigore gli accordi di Parigi, e segli impegni assunti saranno rispettati, sarà ancora possibile tutelare la biodiversità, dalla quale dipende la salute delle foreste, degli oceani e dei fiumi, e dunque dell'intero pianeta.