Non siamo più soli nell'Universo o almeno così sembra dopo l'annuncio dato dalla NASA ieri, 22 febbraio, in una conferenza stampa dell'esistenza di ben sette pianeti simili alla Terra e posizionati in una fascia abitabile. Una lunga ricerca coadiuvata dall'Università di Liegi e pubblicata sulla rivista Nature, ha portato alla scoperta di un sistema solare in miniatura rispetto al nostro. Tutto ciò viene considerato nell'ambito scientifico come una scoperta colossale. Il perché lo spiega Valerio Nascimbeni del gruppo astronomi dell'Università di Padova in una intervista al Corriere della Sera: l'allineamento dei pianeti su un unico piano simile al nostro, consentirà di scoprire con maggiore facilità l'eventuale presenze di un'atmosfera arrivando a rilevarne le molecole e ciò è fondamentale per stabilire se può o meno esserci abitabilità.
Anche sulle stelle come Trappist -1 che sono ultra-fredde per la scarsa quantità di radiazionI solari che arrivano, ci potrebbe essere vita, seppur differente da quella sulla Terra.
Trappist -1 ed sette pianeti: caratteristiche
Trappist - 1 è il una stella nana rossa scoperta da un gruppo di astronomi belgi. Il nome viene proprio telescopio usato nel ritrovamento: si tratta di uno strumento di grande precisione da 60 cm di apertura che permette di rilevare pianeti molto piccoli in transito; fa parte del gruppo di telescopi dell'osservatorio a La Silla, nel deserto cileno.
Trappist - 1 è una stella ultra-fredda, con un diametro di poco superiore a Giove che irradia una cupe luce fredda. Attorno a Trappist - 1 vi sarebbero sette pianeti tutti ben allineati, simili alla Terra nelle dimensioni, formando così un sistema solare seppur ridotto perché tutti e sette i pianeti si troverebbero in uno spazio che potrebbe essere contenuto nell'orbita di Mercurio, il pianeta più vicino al Sole.
I sette pianeti sarebbero a 40 anni luce di distanza noi e la maggior parte di loro ruoterebbero in sincronia con Trappist - 1, volgendole sempre la stessa faccia.
La notizia clamorosa è che su alcuni di essi potrebbe esserci vita: tre di loro si troverebbero nella zona di abitabilità cioè con ad una distanza ottimale dalla stella madre per consentire la presenza di acqua allo stato liquido, come sulla nostra Terra.
Potrebbero esserci anche oceani dunque. Le temperature nei tre pianeti della fascia abitabile si aggirerebbero tra gli 0° ed i 100°. Gli studiosi ritengono che la vita sarebbe possibile nella zona crepuscolare dei tre; mentre i modelli climatici escludono gli altri pianeti del mini sistema solare in quanto o troppo vicini o troppo lontani dalla stella madre (ci sarebbe infatti sui primi troppo caldo o come nell'ultimo troppo freddo per poter avere acqua allo stato liquido).