Gli scienziati stanno monitorando la situazione preoccupante che si sta creando in Antartide ormai da qualche anno. Un Iceberg, grande quanto la Liguria, si sta per staccare dall’Antartide. È già successo in passato, ma questa volta il blocco di ghiaccio è di dimensioni di molto maggiori e potrebbe causare problemi sul Clima globale. La frattura lunga 160 chilometri sta per causare il distaccamento di un iceberg di cinquemila chilometri quadrati. La rottura interessa la piattaforma di ghiaccio Larsen C che si trova nella costa orientale della penisola Antartica.

Gli studiosi si sono accorti della frattura che si stava creando nel 2014, hanno così iniziato a tenere sotto controllo il distacco del pezzo di ghiaccio.

Quanto manca al distacco

Non si può dire quando avverrà il distacco definitivo e si formerà il grande iceberg, ma dagli studi effettuati risulta che ormai solo una ventina di chilometri separino l’estremità della frattura da quella di Larsen C. Questo tipo di fenomeni si sono susseguiti velocemente nel tempo; si erano verificati già due distacchi di iceberg, sempre dalla piattaforma Larsen, di grandezza molto inferiore rispetto a quella che sta interessando la Larsen C: nel 1995 quello di Larsen A e nel 2002 quello di Larsen B. La piattaforma di Larsen è quella più esposta al riscaldamento globale di tutto l’Antartide.

Cosa succederà dopo il distacco

In passato i distaccamenti non hanno causato innalzamenti del livello del mare. Adesso i glaciologi hanno opinioni discordanti. Da un lato c’è chi sostiene che se con la formazione dell’iceberg si dovesse ritirare la parte restante della piattaforma e di conseguenza sciogliere i ghiacciai continentali, il livello degli oceani potrebbe innalzarsi di dieci centimetri.

Dall'altro qualcuno pensa che ciò possa avere forti conseguenze sull'andamento climatico globale. A sostenere quest’ultima tesi è Massimo Frezzotti dell’Enea il quale spiega che più si scalda l’ambiente e più velocemente si verifica l’allontanamento degli iceberg, che a loro volta accelerano il surriscaldamento dei mari.