Dopo il Vesuvio che ha guadagnato da tanto tempo la fama del vulcano più pericoloso dell'Europa, quando nel 1979 ha prodotto una catastrofe che ha segnato la storia, il vulcano Palinuro, sottomarino situato ad una distanza di circa 65 Km dalle coste del Cilento, mette in grave allerta le coste campane.

Il vulcano Palinuro è visibile a soli 70 metri sotto il livello del mare, in caso di eruzione potrebbe essere veramente dannoso per la costa tirrenica.

L'allarmismo sui media è stato creato nel maggio del 2012, quando gli abitanti del Cilento hanno percepito piccole scosse registrate con i 3 gradi di magnitudo.

Uno studio condotto da esperti internazionali di vulcanologia, geofisici e geologi marini dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha messo oggi in luce altri 7 vulcani sommersi nel Mar Tirreno meridionali, una catena che include 15 'pezzi' in totale. Questa catena è una struttura lineare di circa 90 Km di lunghezza e 20 Km di larghezza, con un continuo svilupparsi in direzione Est-Ovest.

La paura tra i residenti del Cilento è sempre più grande

Anche se il vulcanismo è un fenomeno complesso, l'immagine che più spesso si verifica nella nostra mente quando si sente la parola vulcano, è quella di una montagna conica che sputa attraverso il cratere cenere, lava e pietre infuocate. Noi europei, guardiamo le eruzioni vulcaniche piuttosto come un fenomeno esotico: i vulcani attivi esistono nelle Hawaii, nelle Filippine, in Indonesia, insomma nei paesi esotici, lontano da noi vero?

Si, ma ci sono tanti esemplari anche in Europa, e alcuni sono veramente pericolosi.

Vista l'alta concentrazione di vulcani sommersi nelle acque del Mar Tirreno, si sta aprendo di nuovo un dibattito sulla prevenzione sismica riguardo il rischio vulcanico, il tutto dopo che nel 2013 è stata effettuata un'esercitazione sul rischio maremoto causato proprio dalla possibile futura esplosione del vulcano sommerso Palinuro.

Durante le campagne oceanografiche firmate INGV, Istituto per l'ambiente marino costiero del Cnr e Geological and Nuclear Sciences (Nuova Zelanda), è stata pubblicata su Natura Communications la ricostruzione 3D della famiglia di vulcani sommersi. Finora sconosciuti, i blocchi lavici sono stati scoperti nel Mar Tirreno e subito oggetto di approfonditi studi.

In merito a queste strutture, che presentano dei micro-bacini oceanici, sono state raccolti dati batimetrici, gravimetrici e magnetici direttamente dal fondale marino con un veicolo sottomarino pilotato da una postazione remota (ROV).