Le foreste europee sono in pericolo, il 50% di esse sono infatti state vittima del disboscamento che le ha fortemente ridimensionate senza preoccuparsi di rimpiazzarle. Secondo l'Agenzia ANSA, negli ultimi 6 mila anni sono stati abbattuti alberi in nome dell'agricoltura e del fabbisogno di legname dimezzando le foreste presenti in Europa.

Scientific Reports

La preoccupante situazione delle foreste è stata denunciata dalla ricerca pubblicata sul magazine Scientific Reports in cui si evidenzia l'analisi effettuata sugli antichi pollini raccolti in più di mille siti.

I ricercatori che si sono occupati del caso sono un gruppo selezionato di scienziati con a capo Neil Roberts, operanti all'Università britannica di Plymouth. Roberts scrive nell'articolo parole che fanno capire con efficace semplicità lo stato delle foreste: "8.000 anni fa uno scoiattolo poteva percorrere la distanza tra Lisbona e Mosca saltellando da un albero all'altro senza mai dover toccare il terreno". In effetti in quell'epoca le foreste erano così sviluppate da ricoprire due terzi dell'Europa centrale e settentrionale. Dai risultati della ricerca si nota che attualmente vi sono territori in cui le foreste si sono ridotte di un terzo e in alcune zone del Regno Unito vi è stato un disboscamento ancora più consistente, in queste aree la foresta copre solo il 10% del territorio.

Trovato in Scandinavia il modo di ridurre il disboscamento

L'analisi dei pollini è stata eseguita tramite la tecnica della datazione con il carbonio 14 grazie alla quale è stato possibile risalire all'epoca dei pollini ricostruendo la situazione boschiva di allora. Dalla ricerca effettuata dal gruppo di Neil Roberts si evince che circa 8 mila anni fa il territorio europeo era quasi totalmente ricoperto di alberi, inoltre si può notare che tra gli 11 mila e i 5 mila anni fa i boschi aumentarono del 20%.

L'abbattimento delle foreste iniziò nel Neolitico, con l'inizio dell'agricoltura, per creare campi adatti a coltivare ortaggi e a far pascolare il bestiame. Avanzando nei secoli le foreste sono state regolarmente abbattute in particolare si nota un disboscamento particolarmente presente verso la fine dell'Età del Bronzo, 3 mila anni fa.

Da quell'epoca ad oggi si evidenzia un continuo ed ampio proseguimento nelle attività di sfoltimento dei boschi fino a raggiungere l'attuale situazione. Le cause restano le stesse: agricoltura e fabbisogno di legname.

In alcune zone europee però, vi sono ancora foreste folte e ben conservate come per esempio in Scandinavia, dove la pratica del disboscamento si è ridotta dal momento in cui si sono scoperti nuove tipologie di combustibile e si sono utilizzate diverse tecniche di costruzione nel rispetto dell'Ambiente.