È nota l'importanza delle api nel nostro mondo. Il loro contributo al mantenimento della biodiversità e all'impollinazione, le rende necessarie anche alla nostra sopravvivenza. Questo ha maggior valore se si tiene conto che almeno il 75% delle culture mondiali e degli alimenti naturali presenti sulla nostra tavola sono il risultato del meticoloso lavoro di questi piccoli insetti.
Data la loro importanza, le Nazioni Unite nel 2017 hanno deciso di celebrare il 20 maggio il World Bee Day.
Perché questa giornata?
La giornata del 20 maggio è stata scelta in onore del pioniere dell'apicoltura moderna, Anton Jana.
La giornata, espressamente voluta dalla Slovenia, è volta a sottolineare l'importanza delle api in tutto il mondo e, più in generale, degli animali impollinatori. Questi si occupano dell'impollinazione dei fiori e aiutano le piante nella loro crescita fertilizzandole. Purtroppo, però, negli ultimi decenni, si è registrata una notevole riduzione nel loro numero, a causa dei cambiamenti climatici, dell'agricoltura intensiva, del'uso di pesticidi, della perdita di biodiversità e dell'inquinamento.
Questa giornata, quindi, ha come obiettivo sia quello sensibilizzare il mondo riguardo le conseguenze disastrose di un inquinamento fuori controllo, che spingere gli agricoltori a muoversi in una direzione più ecologica.
Le Nazioni Unite
La FAO, insieme all'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha sviluppato un Codice di Condotta per promuovere pratiche agricole sostenibili, invitando a un uso più ridotto di prodotti chimici (sia fertilizzanti che pesticidi) e un impiego maggiore di un'agricoltura ecologica che possa andare incontro anche alle necessità dell'Ambiente.
Il Direttore Generale della FAO, Josè Graziano da Silva, ha così commentato gli eventi: "Non possiamo continuare a concentrarci sull'aumento della produzione e della produttività basandoci sull'uso diffuso di pesticidi e di sostanze chimiche che minacciano le colture e gli impollinatori". Ha quindi successivamente sottolineato come la sopravvivenza degli impollinatori sia una responsabilità comune e che anche la cura di fiori all'interno delle case potrebbe essere di aiuto alle api.
In Italia
Davanti ai dati Ismea, la Coldiretti ha diffuso un documento che evidenzia come il consumo di miele sia cresciuto nel 2017 del 5,1%. La pioggia e il freddo di questo anno, però, ha dimezzato la produzione di miele nel nostro paese, costringendo ad un aumento nell'importazione estera dell'alimento.
Secondo il report, 3 colture italiane su 4 dipendono dall'impollinazione delle api. L'Italia, inoltre, vanta circa 50 varietà di miele che si differenziano in base alle colture impollinate da questi insetti. La loro salvaguardia, quindi, è vitale e necessaria per tutta la struttura agro-alimentare italiana.