I biologi marini hanno fatto una scoperta senza precedenti sugli squali: ne hanno trovato uno la cui dieta è costituita prevalentemente da vegetali. Uno squalo semi vegetariano dunque, che sfata il mito del predatore carnivoro per eccellenza. In natura esistono circa cinquecento specie di squali, dai più conosciuti come l'enorme squalo balena o il temibile squalo bianco, protagonista di diversi film ad alta tensione. Lo squalo balena, pur nutrendosi di solo plancton o gamberetti e pesci di taglia piccola, è comunque un carnivoro, così come lo sono gli squali tigre ed il piccolissimo squalo sigaro.

La dieta di questi pesci fino ad ora era considerata esclusivamente carnivora e le uniche varianti erano date dal tipo di carne cacciata, pesci o mammiferi e in qualche caso uccelli, oppure plancton e piccoli animaletti acquatici. Anche i documentari ed i manuali di zoologia presentano filmati e foto in cui lo squalo caccia una preda.

Ora però è stato scoperto che una specie di squalo, lo Sphyrna tiburo, detto anche "squalo martello dal berretto", non mangerebbe solo carne, anzi, preferirebbe una dieta a base di vegetali. Quasi un vegetariano, a cui le alghe marine piacciono molto al punto di ingerirne parecchie, circa il 60% di tutta la sua dieta.

Lo squalo dal berretto si nutre anche di vegetali

A scoprirlo è stato un'equipe di biologi marini dell'Università della California, che in un recente studio ha presentato gli esiti degli esperimenti alimentari sullo squalo martello. I ricercatori hanno nutrito per diverso tempo lo squalo con una dieta costituita quasi totalmente da vegetali, introducendo solo una minima quantità di carne.

La dieta era costituita per il 90% da alghe marine e per il resto da calamari. Hanno quindi notato che lo squalo riusciva ad assimilare tutti i nutrienti richiesti dal suo metabolismo dalle alghe, senza mostrare alcun problema e senza perdere peso. E' la prima volta che si scopre che uno squalo può essere anche onnivoro e soprattutto che il suo apparato digerente è in grado di accogliere ed assimilare i carboidrati provenienti dai vegetali.

Il piccolo Sphyrna, della lunghezza di massimo un metro e mezzo, è diventato così il primo squalo onnivoro conosciuto.

Una scoperta inseguita da tempo

Era da tempo che i biologi sospettavano che esistessero squali capaci di assimilare vegetali. Già nel gennaio scorso lo stesso team di ricercatori aveva annunciato di aver dato inizio all'esperimento che si è concluso in questo periodo. Tutto è partito dal ritrovamento di vegetali nello stomaco di uno squalo nel 2007: dopo anni i ricercatori della UCI hanno cercato le prove delle supposizioni sulle tendenza erbivore degli squali. La peculiarità dello Sphyrna tiburo è forse quella di avere dei batteri intestinali differenti, dal momento che il suo intestino è corto come quello delle specie carnivore, mentre per digerire i vegetali è necessario un tratto più lungo.