Potrebbe sembrare una vicenda impensabile quella di un'isola che scompare da un momento all'altro senza lasciare alcuna traccia di sé. Cionondimeno, per quanto improbabile, circostanze di questo genere si possono verificare in seguito a fenomeni naturali di portata cataclismatica. È quanto successo anche alla piccola isola hawaiana di East Island, travolta all'inizio di ottobre dall'uragano Walaka. Si pensava che l'uragano avesse provocato danni abbastanza significativi all'ecosistema locale, ma gli scienziati non avrebbero mai immaginato le reali conseguenze che ne sarebbero derivate.
La tragica scoperta è arrivata dopo l'osservazione delle immagini satellitari dell'isola, pubblicate subito dopo su Twitter, che mostrano la situazione prima e dopo il passaggio dell'uragano Walaka. Di quello che era un fiorente atollo straripante di vita esotica ed endemica non è rimasta alcuna traccia. Sicuramente è triste pensare che proprio quest'anno una porzione di terra emersa che era affiorata oltre 2000 anni fa, sia scomparsa dalla circolazione nel volgere di qualche ora, in una brutta giornata temporalesca quando le forze della natura hanno fatto del loro peggio ed un intero ecosistema è scomparso, letteralmente.
Una perdita notevole
Ma le conseguenze più gravi sono, più che di carattere emotivo, per tutti coloro che quell'isola la conoscevano, di ordine naturalistico.
Non erano poche infatti le specie animali di enorme interesse che lì non potranno più trovare rifugio, un approdo accogliente nel quale potersi ritirare, lontani dalla frenesia del mondo moderno in un ultimo tratto di costa incontaminato. Tra le creature che un tempo si sarebbero potute incontrare si annoverano la foca monaca e la tartaruga verde delle Hawaii, entrambe specie minacciate.
Ma probabilmente il più grande interesse degli scienziati nei confronti di quest'isola riguardava soprattutto quelle domande alle quali non sarà più possibile trovare una risposta. Purtroppo non sarà possibile stabilire l'età geologica di East Island, molto recente, e anche per questo di un certo interesse sul piano scientifico e non soltanto geologico, ma anche ambientale per via di tutti quegli studi che si sarebbero potuti fare analizzando la composizione del territorio al fine di stabilire gli effetti che le varie forme di inquinamento stanno provocando in tutto il mondo. L'aspetto peggiore è che fenomeni di questo tipo potrebbero verificarsi nuovamente e quella di East Island potrebbe non essere l'ultimo caso di un'isola scomparsa di cui si sentirà parlare.