È successo giovedì 13 giugno, in Groenlandia il ghiaccio si è sciolto ad una velocità mai vista prima, decisamente più alta del normale. Si parla di due miliardi di tonnellate di ghiaccio, che corrispondono al 40% della superficie dell’isola. A registrare i dati è stato Polar Portal, l’ente che monitora le condizioni del ghiaccio e del clima nell’Artico.
Lo scioglimento dei ghiacci è un fenomeno normale in questa stagione, ma non era mai avvenuto con una tale rapidità e, soprattutto, è la prima volta che inizia nel mese di aprile, perché solitamente lo scioglimento parte a giugno, raggiunge il picco nel mese di luglio e termina ad agosto.
Thomas Mote, ricercatore dell’Università della Georgia, ha spiegato alla CNN che un evento simile è da definirsi “insolito” ma era già accaduto nel giugno del 2012, quando si sciolse quasi l’intera calotta. E ancora prima, nel 2010 e nel 2007.
A conferma delle sue parole Jason Box - professore di glaciologia presso il Geological Survey di Danimarca e Groenlandia, che a fine maggio aveva previsto che il 2019 sarebbe stato un anno di grandi scioglimenti per la Groenlandia - ha parlato di “stagione record” per definire questo evento e quelli che rischiamo di vedere e di vivere nei prossimi mesi.
Cosa potrebbe comportare questo fenomeno
Molti scienziati e studiosi hanno spiegato che se questi scioglimenti sempre più estremi diverranno la normalità avremo conseguenze importanti, soprattutto per quanto riguarda l’innalzamento globale del livello del mare, a cui ha contribuito negli ultimi decenni in forte misure proprio la Groenlandia.
Forse lo studio pubblicato dal National Breakthrough Center for Climate Rehabilitation di Melbourne poche settimane fa su quanto il cambiamento climatico rappresenti una minaccia esistenziale per l'intera specie umana non è semplicemente allarmistico. Lo scioglimento dei ghiacciai infatti ha una forte connessione con il fenomeno del cambiamento climatico: è iniziato nel XX secolo a causa dal cambiamento climatico, che è andato poi sempre più peggiorando, portando a un sempre maggior innalzamento della temperatura della superficie terrestre a causa del riscaldamento globale.
Quest’ultimo fenomeno, causato dal comportamento umano, produce diversi effetti negativi, tra cui il rischio per l’esistenza dell’uomo e degli animali e la creazione di squilibri delle temperature e delle precipitazioni. A seguire, lo scioglimento dei ghiacciai comporta: lo stravolgimento del clima, l’aumento del livello del mare e squilibra la catena alimentare.