Il 29 luglio sarà l’Earth Overshoot Day 2019 (letteralmente il “giorno del sovra-sfruttamento”), cioè il giorno in cui tutte le risorse che il nostro pianeta è in grado di produrre per l'intero anno in corso saranno esaurite. Si tratta di una data che anticipa ogni anno, perché l'uomo continua a consumare sempre di più rispetto a quello che la Terra gli offre: negli ultimi 20 anni, infatti il giorno dell’Overshoot è anticipato di tre mesi.
Ad individuare la data e a spiegare cosa comporta questo sovra-sfruttamento ci pensa ogni anno il Global Footprint Network, "Un’organizzazione di ricerca internazionale che ha aperto la strada all'impronta ecologica" come loro stessi si definiscono nel loro sito.
L'organizzazione ha stimato che nel 2019 il mondo consumerà le risorse di quasi due pianeti. Il fenomeno è causato dall'uomo e in particolare da fenomeni come la deforestazione, l'erosione del suolo e l'accumulo di anidride carbonica in atmosfera. Un'altra devastante conseguenza di questi fenomeni è il cambiamento climatico, che a sua volta comporta, e comporterà sempre di più, fenomeni quali incendi, uragani, eccessivo scioglimento dei ghiacciai, siccità catastrofiche, deforestazioni di molti boschi e che un recente studio ha stimato ci costeranno 69.000 miliardi di dollari da qui al 2100.
Quanto consuma l'Italia e quanto consumano gli altri Paesi del mondo
Secondo il Global Footprint Network il nostro paese, che per quest'anno ha già passato il suo overshoot il 15 maggio, è al nono posto nella classifica dei “paesi spreconi”, perché per coprire tutte le risorse che consumiamo servirebbero 4,7 paesi di pari dimensioni al nostro.
Primi tra tutti i paesi nella classifica dei paesi spreconi ci sono sono gli Stati Uniti che consumano risorse per una quantità che per produrla servirebbero cinque pianeti come il nostro.
Un'altra classifica effettuata dall'organizzazione riguarda la divisione tra i Paesi creditori di risorse, che hanno cioè una capacità superiore all'impronta ecologica, e quelli debitori.
Tra i paesi creditori ci sono il Canada, l'Australia, la Russia, il Brasile ed i Paesi Scandinavi; tra i debitori invece troviamo Singapore, l'Italia, gli Usa, l'India e il Sud Africa.
Come risolvere questo problema annoso
Secondo il Global Footprint Network è necessario arrivare a spostare la data del Earth Overshoot Day di almeno 5 giorni all'anno: questo consentirebbe all'umanità di raggiungere la compatibilità del pianeta prima del 2050.
Sono diverse le soluzioni che possono essere perseguite e che risultano, oltre che disponibili, anche finanziariamente vantaggiose. Le opportunità più significative si trovano in cinque aree chiave: città, energia, cibo, popolazione e pianeta. Ad esempio, ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di fossili significherebbe spostare la data di 93 giorni.
In merito Mathis Wackernagel, fondatore della Global Footprint Network, ha detto "Abbiamo solo una Terra: questo è il contesto che definisce l'esistenza umana. Non possiamo usare le risorse di 1,75 pianti senza conseguenze distruttive". Questo superamento può essere solo temporaneo, perchè l'umanità alla fine dovrà operare all'interno delle risorse ecologiche che la Terra può metterci a disposizione, ma l'equilibrio potrà essere ripristinato dall'uomo come dal disastro.