Oggi ricorre la Giornata mondiale della tigre, a ricordarci come uno degli animali simbolo nella lotta contro l'estinzione delle specie, si stia avvicinando inesorabilmente verso la scomparsa dal pianeta Terra. Ad oggi, gli esemplari rimasti allo stato naturale sono solo 3.890. Se pensiamo che nel secolo scorso vivevano sul pianeta circa 100mila esemplari, è chiaro come l'estinzione di questo bellissimo animale sia molto vicina, nonostante gli sforzi e i tentativi di conservazione messi in atto dalle organizzazioni mondiali.

È proprio una di queste organizzazioni in favore della conservazione, il Wwf, che quasi dieci anni fa ha lanciato una vera e propria sfida ai governi di tutto il mondo: impegnarsi tenacemente per fare in modo che gli esemplari di tigri presenti sul pianeta cresca e arrivi entro il 2022 a 6mila esemplari.

Il progetto, però, dovrà trovare l'accoglimento di tutti i governi dei Paesi che oggi ospitano gli ultimi di questi grandi felini. Attualmente le 3.890 tigri sono distribuite in tredici Paesi, tra cui la Russia, la Malesia, il Nepal e l'India, dove si conta la popolazione più numerosa.

Si tratta di un progetto ambizioso, visto che a lavorare contro il raggiungimento dei risultati prefissati ci pensano da anni comportamenti sbagliati, come il bracconaggio selvaggio, la deforestazione che modifica i paesaggi naturali, il commercio illegale degli animali per lo sfruttamento delle pelli.

Dove si avverte maggiormente il risultato del bracconaggio

Tra i Paesi dove il bracconaggio costituisce un grave pericolo per le tigri c'è oggi la Cina e in generale il sud-est asiatico.

In questi luoghi lo sterminio delle tigri è ancora legato ad antiche credenze popolari, secondo le quali alcune parti dell'animale avrebbero poteri soprannaturali. Queste convinzioni spingono ancora oggi l'illecito utilizzo di organi, denti, ecc. per la preparazione di medicinali.

Secondo il rapporto "Bracconaggio Connection", che il WWF ha rilasciato nel 2018, il commercio illegale produce ogni anno circa 23 miliardi di dollari

Piccoli risultati incoraggianti

Se in alcuni Paesi l'estinzione della popolazione di tigri ha raggiunto dati allarmanti, ci sono anche zone della terra dove si sono visti i primi timidi risultati di crescita demografica.

Uno di questi Paesi è il Nepal, dove nell'arco di 6 anni, dal 2013 ad oggi, gli esemplari di tigri in natura sono aumentati del 19%, passando da 198 unità alle attuali 235.

Cosa ci riserva il futuro

Tra gli obiettivi per progetto Tx2, oltre a quello di poter raddoppiare il numero di esemplari entro il 2022, c'è anche il rafforzamento degli strumenti volti alla lotta contro il bracconaggio, una maggiore tutela del territorio naturale e investimenti per la riproduzione e conservazione della specie.