L'uomo di Tollund è uno dei corpi più antichi scoperti in una palude. Il nome deriva dalla cittadina danese, luogo del ritrovamento. Vissuto presumibilmente più di 2400 anni fa, il suo corpo è arrivato quasi indenne ai giorni nostri. La torba acida della palude ha permesso infatti la mummificazione dei tessuti, che risultano dunque quasi totalmente intatti così da ricostruire anche l'ultimo pasto.

Ma chi era l’uomo di Tollund?

L'uomo ha un età compresa tra i 30 e i 40 anni. Attorno al collo, completamente intatta, è legata una corda. Fu dunque probabilmente ucciso e gettato nella palude.

Durante l'età del ferro danese infatti, la maggior parte delle persone morte vicino al villaggio di Tollund, venivano cremate e sepolte sulla terraferma. È stato giustiziato? Si tratta di un sacrificio umano? Non è dato saperlo con certezza.

Le analisi scientifiche

Dalle analisi dei tessuti dall'uomo di Tollund sono emerse diverse infezioni parassitarie da tricocefali, lombrichi e tenia. Analizzando il contenuto di una porzione di intestino crasso perfettamente conservato, il team del Museo di Silkeborg guidato dall'antichista Nina Nielsen è riuscito ad identificare anche l'ultimo pasto dell'uomo. Circa un giorno prima che fosse ucciso e gettato nella palude, l'uomo di Tollund si è nutrito con porridge e pesce.

Ulteriori analisi hanno permesso al team di Cambridge di definire gli ingredienti della zuppa. Il porridge in questione era difatti composto in prevalenza da orzo (85%), lino, semi ed erbe.

L'ipotesi di un sacrificio umano

Come morì dunque l'uomo di Tollund? Sebbene la corda al collo possa far pensare ad una impiccagione, è da escludere.

Le ossa sono infatti non presentano fratture a livello cervicale. Focalizzandosi sull'ultimo pasto, Nielsen ed il suo team, ipotizza che gli ingredienti del porridge non siano del tutto casuali. Orzo e lino, ad esempio, crescono in due stagioni diverse. I semi sono principalmente derivati da scarti di trebbiatura, la cui ricerca porebbe indicare una qualche occasione speciale.

Come un rituale. Ipotesi che secondo i ricercatori sarebbe quella più accreditata. Nielsen infatti, esclude quasi categoricamente che l'uomo di Tollund sia caduto nella torba per caso. Oltre la corda legata al collo infatti, l'uomo è stato posizionato nella torba, con occhi e bocca chiusi, in una posizione fetale. A supportare ulteriormente questa tesi vi è anche un altro ritrovamento. La mummia in questione è stata ritrovata in una palude di Grauballe.

Anche l'uomo di Grauballe poco prima di morire cenó con porridge di orzo ed erbe. Inoltre, il luogo di sepoltura non è sicuramente casuale. Durante l'età del ferro infatti, le persone andavano alla ricerca della torba, come materiale di uso quotidiano.

Potrebbe dunque essere un sacrificio in nome della gratitudine alla terra. Forse la storia completa dell’uomo di Tollund non verrà mai alla luce, ma la ricerca ha permesso di scoprire le sue ultime ore.