È stato eletto in Nuova Zelanda l’"uccello dell’anno 2024": ha vinto l’ “hoiho (Megadyptes antipodes)”, una particolare specie di pinguino dagli occhi gialli, minacciata d'estinzione, come tutte le altre partecipanti. L'obiettivo di questo concorso è proprio quello di sensibilizzare l'opinione pubblica verso la delicata tematica delle specie di uccelli a rischio scomparsa.

Storia e modalità di voto

La manifestazione dell'uccello dell'anno è iniziata nel 2005 per sensibilizzare i neozelandesi alla minaccia di estinzione degli uccelli che, secondo il fisico Paul Callaghan, rappresenterebbero il più importante patrimonio ambientale della Nuova Zelanda.

Il voto si svolge online sul sito Forestandbird e ogni partecipante può votare con un semplice click scegliendo cinque specie di uccelli con una scala di preferenza da 1 a 5, dove 1 equivale a quella preferita. In una prima scrematura vengono scartati gli uccelli che hanno ricevuto il numero più basso di “1” e i loro voti vengono ridistribuiti in base al candidato posizionato al numero 2 della graduatoria.

Quest’anno l’affluenza alle “urne” è stata particolarmente scarsa, con appena l’1% sul totale della popolazione, misurabile in circa 50.000 partecipanti. Una diminuzione importante, considerando che l’anno scorso i votanti furono 350.000.

Il pinguino hoiho, cause dell'estinzione e soluzioni

L’hoiho (Megadyptes antipodes), il cui nome significa “urlatore di rumori” in māori, la lingua polinesiana parlata dalla popolazione nativa neozelandese, è la più grossa specie di pinguino che vive nelle isole principali del paese. Gli esemplari di pinguino hoiho nell’arco degli ultimi 15 anni sono diminuiti del 78%: secondo una stima del 2019 ci sono solo fra i 4mila e i 5mila pinguini adulti

Tra le cause di estinzione, oltre all'inquinamento e all'urbanizzazione, figura anche il sovraffollamento di specie parassitarie, come i ratti che ne distruggono le uova.

Motivo per cui, secondo il fisico Callaghan, bisogna abbattere i predatori.

Nonostante la Nuova Zelanda sia considerata un Paese all’avanguardia nel campo della disinfestazione, è molto difficile immaginare di uccidere tutti i parassiti delle isole più grandi. Ma le altre cento isole dell’arcipelago sono state comunque derattizzate grazie al lavoro dei ranger. Secondo quanto assicurato dalle autorità entro il 2050 i parassiti saranno completamente estirpati.