La disoccupazione giovanile in Italia è in aumento da quando il paese è entrato in recessione e questo è un dato ormai evidente che vede come protagonisti i giovani italiani, rassegnati in buona parte a fare le valigie e pronti a trovare un’occupazione altrove. Significativa oltre a questo fatto, è la quantità di probabilità che nel Mezzogiorno una donna trovi lavoro;  pari a zero secondo l’Istat.

Al Sud le probabilità occupazionali per le giovani donne sono quasi azzerate. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto Istat. Tra i 15 e i 29 anni meno di due ragazze su dieci hanno un impiego, insomma appare purtroppo praticamente impossibile accedere al mondo del lavoro in Italia soprattutto per i più giovani nelle regioni più disagiate.

Il divario con il Nord sempre per quanto riguardo il tasso di occupazione è sempre di un certo rilievo. Al Nord infatti  la quota di giovani occupate tra i 18 e i 29 anni è al 45,7%; al Sud il tasso di occupazione delle giovani donne si assesta sul 16,9 %, un dato inquietante, così basso non lo si vedeva dal 2004.

Il tasso di occupazione registrato complessivamente per gli under 30 parla chiaro, per i 15-29enni è al 32,9%, meno di un ragazzo su tre ha un lavoro. Mentre tra i 18-29enni meno di uno su due haun’occuppazione, infatti per loro il tasso è intorno al 40%, come il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, ha sottolineato a fine settembre, nel corso di un'audizione parlamentare sulla nota di variazione del Documento di economia e finanza.

La nuova generazione avverte la ricerca del lavoro come una missione impossibile, si registrano dati inquietanti di ormai fasce di giovani che nemmeno lo cercano. Anche la dirigenza del sito di annunci di lavoro leader mondiale Monster presenta una situazione davvero paradossale; di come sì le aziende cerchino ancora qualcuno ma di come per contro ormai la popolazione attiva nella ricerca di un’occupazione sta aumentando in un modo del tutto incontrollabile.